Potremmo tranquillamente dichiarare il segmento dei roster, ahinoi, una vera e propria categoria in via di estinzione. Di vetture appartenenti a questa meravigliosa, straordinaria, unica e via via un altro centinaio (minimo) di aggettivi festosi e superlativi, sfaccettatura automobilistica ne sono rimaste ben poche; anzi, ora come ora iniziano addirittura a scarseggiare. D’altronde, i gusti contemporanei in fatto di automobili richiedono ruote alte, meglio se altissime, e carrozzerie a mo’ di carrarmati; dei carrarmati di classe e di lusso, si capisce; o che perlomeno del lusso diano una vaga idea. Comunque sia, le piccole spider, in un periodo in cui a vincere sono costantemente dei Golia dell’asfalto, è dovere proteggerle in qualsiasi modo. Oggi, mossi proprio da questo fine, vi presentiamo una sfida che mette a confronto gli unici modelli super accessibili di roadster presenti in circolazione; due modelli nipponici. Ecco allora Mazda MX-5 vs Toyota GR86!
Belle, piccole e scattanti – anzi uniche, e oggi in sfida. Ecco Mazda MX-5 vs Toyota GR86…
Sì, le roadster oggigiorno non le vuole guidare proprio più nessuno. I motivi di questa assidua (e assurda) negazione sono incerti. Forse gli automobilisti del 2023, come dei recenti anni passati, hanno dimenticato cosa vuol dire trovarsi al volante di una “spiderina” tutta sprint e guida; sì, perché queste vetture, sembrerà strano e obsoleto, ma si guidano ancora. Non sono di certo come i SUV di oggi che sono in grado di fare tutto, anche di presentare la cosiddetta, quasi utopica, guida autonoma.
Ma libelli automobilistici a parte, è possibile anche che oggi queste vetture non allettano più proprio per un diverso comfort a bordo; ovviamente tra i macchinoni e queste macchinine a livello di abitabilità c’è un abisso, e le spider qui di certo non vincono…
O forse, può essere anche che la maggior parte dei motorizzati di questi tempi siano talmente giovani da non conoscere un simile, e aulico, genere; tanto da non considerarlo affatto. Insomma, le probabilità che hanno portato ad un simile stato nel settore dell’automotive sono parecchie; e forse, se si continua a scavare, rischiano di aumentare sempre più.
Ma sinceramente delle cause poco importa. È arrivato il momento di riportare il dibattitto automobilistico in un certo senso alle proprie origini. E le roadster, presenti addirittura dai tempi delle torpedo, fanno parte delle genesi delle quattro ruote.
Le (poche) spider rimaste oggi in circolazione sono tutte accomunate da un punto condiviso; costano tanto – anzi, troppo. E listini tanto alti sicuramente non raggruppano consensi, ecco. Ma se si riesce a guardare meglio al mercato e alle sue proposte, è possibile quasi sempre scovare delle piccole ma incredibili sorprese.
E allora ecco le spiderine super accessibili! Si tratta di due vetture nipponiche, una nata a Fuchū e l’altra di Toyota. Automobili simili nelle forme e nelle dimensioni, anche se una grande differenza c’è, ed è ben visibile. Ma a parte questioni che verranno prese in considerazione solamente a momenti, ecco la sfida entusiasmante che risponde al titolo di Mazda MX-5 vs Toyota GR86; pronti a scoprire qual è la roadster accessibile che fa per voi?
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Simili nelle forme e nelle dimensioni, quasi uguali anzi. Ma una grande differenza c’è, l’avete scovata?
Mazda MX-5, andando anche solo per esclusione, è la roadster originaria di Fuchū cittadina nipponica conurbata di Tokyo. Si tratta di una spider caratterizzata da una lunghezza di 3,92 metri per una larghezza di 1,73 metri per un’altezza di 1,25 metri ed un passo, vale a dire la distanza tra asse posteriore e quello anteriore, pari a 2,31 metri. Sì, piccolina per essere considerata una vera e propria supercar. Ma da sempre MX-5, chiamata anche Miata, rappresenta la supercar del popolo!
Linee oramai divenute mitiche, e anche se i fari a scomparsa, per motivi tecnici e legislativi, non ci sono più, il musetto di questa icona a quattro ruote rimane semplicemente spettacolare. Un carattere super innovativo che non dimentica le grandissime tradizioni; tradizioni che, per i più integralisti, rimangono pressoché intatte nella zona posteriore.
Per ovvi motivi, l’abitacolo è un po’ ristretto. Posti solo per due, di certo non la prima scelta per chi ha famiglia, ma tutto si trova al proprio posto per garantire un “arredamento” funzionale e comodo. La tecnologia, perché di questa bisogna parlare anche in questi casi, è rappresentata dal schermo da 7 pollici al centro della plancia. Anche questo piccolino, e magari dotato di un software un po’ datato, ma capace di assolvere ai propri doveri alla perfezione. Ah, inoltre ora la Miata è disponibile sia col classico soft top, ovvero la capote di tela, che con l’hard top; vale a dire un tettuccio rigido ma sempre apribile.
Toyota GR86, invece, come è ben capibile, è la sfidante nipponica proveniente dalla omonima cittadina prima citata. Questa roadster si sviluppa su delle dimensioni che parlano di 4,26 metri di lunghezza per 1,77 metri di larghezza per 1,31 metri di altezza e possiede un passo, stessa questione di prima, della misura di 2,57 metri. Più grande, anche se non di molto, della Miata; ma alla GR86 manca un dettaglio fondamentale, non è in alcun modo decappottabile…
Comunque sia, l’estetica degli esterni si rifà molto a quella tipica della MX-5, nessuna vettura e nessun uomo può scampare al fascino della Miata, anche se Toyota ha comunque cercato di rendere la propria roadster una vettura a sé. Così il frontale si fa più aggressivo, così come il posteriore con quel piccolo accenno di spoiler e i fari a LED.
Abitacolo più grande, nel senso che GR86 offre ben quattro sedute, seppure quelle posteriori siano a dir poco invivibili per delle persone adulte; ma comunque questi sedili ci sono, sono presenti. Inoltre la tecnologia qui è più moderna e attuale e si esprime attraverso lo schermo multimediale da 8 pollici presente sulla plancia.
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Per l’elettrico (ancora) non c’è posto; in queste roadster si viaggia alla vecchia maniera, fortunatamente…
Nessuno sfogo green all’interno della proposta delle motorizzazioni di Mazda MX-5. La mitica Miata, infatti, propone semplicemente due soluzioni a benzina con tecnologia Skyactiv-G ad iniezione diretta, queste abbinate al cambio manuale a sei rapporti. Si parte da un motore 1,5 litri da 132 CV a 7.000 giri/min, per arrivare al top della gamma rappresentato dal propulsore da 2 litri capace di garantire una potenza massima pari a 184 CV.
Gli allestimenti per questa roadster sono due, Exceed per la motorizzazione di accesso alla gamma e Sport per la top di gamma. I prezzi, invece, si muovono da un minimo di 32.100 euro fino ad arrivare ad un massimo, a listino, di 38.250 euro.
Anche per Toyota GR86 niente elettrificazione, ma proprio in nessun modo eh. In questo caso è presente un powertrain completamente rinnovato, ovvero un quattro cilindri boxer da 2,4 litri e capace di garantire una potenza massima pari a 235 CV.
Due allestimenti anche per quanto riguarda il modello di Toyota. Sono Sport (accesso alla gamma) e Premium Sport (variante più dotata e disponibile anche con abbinamento al cambio automatico). I prezzi, invece, vanno da 34.250 euro fino a 36.750 euro.