Mercedes Benz e Moncler insieme per un progetto assolutamente spaziale; ecco cosa succede quanto l’automobilismo e il mondo della moda entrano in contatto, puntando alla luna! Ebbene; è in questo modo, cari lettori, che vi introduciamo a quello che potrebbe essere con ogni probabilità il racconto più particolare (per non dire strano) dell’intera storia di questa categoria, ovvero quella dedicata ai cosiddetti motori di lusso. Oggi, infatti, non parleremo solamente di una vettura; o meglio, parleremo di una vettura che in realtà non è solamente una semplice vettura, ma è molto di più…
In questo “fluido” mezzo a quattro ruote, delle bizzarre ruote, sono intrise caratteristiche appartenenti al settore del fashion e alcune ambizioni alquanto futuriste. Sarà questa l’automobile che utilizzeranno (chissà quando) i nostri posteri quando la vita sulla Luna si rivelerà essere finalmente possibile? Beh, questo non si sa; o meglio, per essere leggermente ottimisti, può anche darsi. Ma qui non abbiamo certamente intenzione di parlare di scenari ancora improponibile e utopici. La realtà è ciò che interessa a noi, e la realtà parla di una Classe G “customizzata” in grande stile!
Più che ad un’autovettura siamo di fronte ad una vera e propria opera d’arte, qualcosa che si distacca del tutto dalla comune concezione di automobilismo. E nonostante la casa stellata di Stoccarda ci avesse già da tempo abituati a progetti come dire d’essai, essa mai si era spinta a tanto. Vi presentiamo, dunque, Project Mondo G; il fuoristrada spaziale firmato in coppia da Mercedes Benz e Moncler…
Grazie a Mercedes Benz e Moncler la Luna non è mai stata più vicina di così!
Vi presentiamo così un’ulteriore (l’ennesima) riproduzione in chiave “lunare” dell’iconico G Wagon; un fuoristrada che ha vissuto più vite dei gatti e che ancora una volta trova il modo di tornare alla ribalta. L’opera d’arte è stata presentata in modo ufficiale nel corso dell’ultima Fashion Week ambientata in quel di Londra, un progetto a “quattro mani” che ha visto l’interessamento attivo sia di Mercedes Benz, ovviamente, che del brand ora di Remo Ruffini.
Le immagini d’altronde parlano chiaro, anche se per discutere dell’innovativa (non ci sono altre parole per descriverla) estetica abbiamo ancora tempo… Parliamo ora di “storia”: la Mercedes-Benz Classe G nasce negli anni ’70 come un vero e proprio fuoristrada realizzato esclusivamente per vincere ogni tipo di terreno; tant’e che fu cercato di vendere il modello a vari Paesi declinandolo come un veicolo militare, non a caso il modello fu scelto dallo Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi, allora uno dei maggiori azionisti della Daimler-Benz.
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Una storia tribolata che ha poi vissuto una sensazionale parabola che ha portato la Classe G ad essere considerata come una delle vetture più lussuose in circolazione; e adesso, grazie a Moncler, anche una delle più stilose… Così la moda si intrufola nel settore dell’automotive per dare vita ad un’opera d’arte su quattro ruote; un’evoluzione alquanto particolare, no?
“La collaborazione con Moncler – dice Gorden Wagener, Chief Design Officer Mercedes-Benz Group AG – ci ha ispirato a creare una vera e propria scultura iconica su ruote, uno statement di design. Due marchi di lusso forti offrono un’esperienza nuova, riunendo il settore automotive e il mondo della moda in un unico insieme”. E quindi non ci resta far altro che scoprire in tutti i suoi minimi dettagli questo raffinatissimo, e allo stesso tempo futuristico, statement di design.
Project Mondo G è una stupenda finestra sul futuro dell’automobilismo, un futuro utopico…
Una partnership che ci riporta alla mente le collaborazioni tra la stessa casa automobilistica tedesca il compianto designer Virgil Abloh; collab che hanno dato vita ad un ennesimo G Wagon e ad una concept off-road firmata Maybach. Ma adesso l’estetica è tutta, o quasi, firmata da Moncler; e questo vuol dire solamente una cosa: un design “bombato”, imbottito, morbido ed eclettico!
Infatti, se non fosse per il lavoro del brand d’abbigliamento ci troveremmo di fronte ad un veicolo che poco (o meglio pochissimo) si discosterebbe da una normale e classica versione della Classe G; ma osservate qui le ruote di questo mezzo e il suo tettuccio. Queste parti, infatti, vengono così ricoperte da un rivestimento cozy che non riesce a passare inosservato.
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Il risultato, se non altro per questo suo caratteristico effetto di rigonfiamento, potrebbe ricordare seppur “alla lontana” la raccolta intitolata Fat Car e realizzata dallo scultore austriaco Erwin Wurm; una serie di sculture gonfiate, quasi grassocce, che vogliono quasi ricreare l’effetto di un’automobile obesa. Nessuna malattia in questo caso; qui, a differenza del progetto appena descritto, a primeggiare è lo stile caratteristico di Moncler.
Inoltre, come abbiamo già anticipato in precedenza, osservando il design di questo veicolo lo si potrebbe scambiare per qualche mezzo spaziale, pronto per partire alla conquista della luna. Un’impressione piuttosto fondata! “Abbiamo immaginato un’auto destinata a partecipare a una missione spaziale – continua Wagener -. La struttura assomiglia ad una navicella Apollo dopo il rientro. I materiali del giubbotto Moncler mi ricordavano le navicelle spaziali e i satelliti, quindi volevamo trovare qualcosa di veramente futuristico con i materiali delle astronavi e combinarlo con la nostra vecchia G., così creare un contrasto”.
Inoltre sul tettuccio, e poi a seguire anche sul retro del veicolo, è posizionata una gigantesca zip; una chiusura lampo che sta a donare un ulteriore effetto del tipico piumino Moncler. Per quanto riguarda invece la carrozzeria di questa Classe G, questa è ripresa dai classici modelli anni ’70 ed è caratterizzata da una verniciatura patinata in stile retrò, in grado di evocare in qualche modo un particolarissimo effetto ottone.