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Microcar: le 3 “mini” elettriche a prova di parcheggio!

Microcar: le 3 “mini” elettriche a prova di parcheggio!
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Con un traffico cittadino sempre più in subbuglio, tra i divieti ai motori endotermici, caos nelle strade, e probabilità incerte di trovare un parcheggio, nel mercato automobilistico italiano sta crescendo modo esponenziale la richiesta (e gli acquisti) per quanto riguarda le microcar. E quindi ecco una classifica delle migliori 3 “mini” elettriche a prova di…


La giungla cittadina sta diventando sempre più intricata e difficile da vivere, sia nei grandi centri urbani che nei piccoli villaggi. Incidenti, code, traffico, caos, divieti, lavori e l’assenza di parcheggi (o almeno la scarsa presenza di essi rispetto alla richiesta) possono accompagnare qualsiasi conducente in uno stato di trans; diviso tra rabbia incontrollabile e stress esaustivo. In un passaggio di realtà: dal classico ritorno a casa dal proprio lavoro a vivere Un giorno di ordinaria follia.

Per ovviare a questo switch che dalla calma zen porta agli inferi del risentimento, la gente e i motorizzati stanno cercando un’alternativa reale e solida per correre ai ripari. Ed ecco che nel mercato automobilistico (italiano e no) cresce in modo esponenziale la curva delle richieste e degli acquisti di microcar. Auto piccole, semplici da guidare e ancora più facili da posteggiare, con le quali potersi muovere con tranquillità e in modo easy tra una corsia e un’altra; e possibilmente che siano anche green (alimentate cioè da batterie), così da eliminare del tutto (dove è possibile) le preoccupazioni legate ai nuovi divieti ai motori.

Le case produttrici (per fortuna) hanno saputo ben intercettare questo grido d’allarme dei conducenti, e hanno riempito i propri cataloghi, chi più chi meno, di auto che rispondessero a queste richieste. E allora ecco la top 3 di “mini” elettriche a prova di parcheggio! Per comprendere meglio cosa sono, come sono e… quanto costano.

Citroën Ami

ami

Partiamo con la piccolina della casa francese Citroën, che presenta una fisionomia ultra-compatta interamente composta da plastica dura, sia interna che esterna, di colore (base) grigio. I 2,41 metri di lunghezza per 1,52 metri di altezza, con un raggio di sterzata pari a ben 7,20 metri, fanno della Ami un moscerino silenzioso capace di compiere le manovre più complicate e uggiose  nel traffico urbano.

Una microcar elettrica al 100%, la Ami infatti presenta un’alimentazione a batteria pari a  5,5 kWh, con una potenza massima erogata di 6 kW, e una ricarica completa in 3 ore. L’autonomia dichiarata dai francesi, invece risulta essere di  75 km, ottimi per un animaletto da strade di città. Inoltre l’alimentazione green, così come le prossime due auto della lista, permette alla Ami l’accesso e il parcheggio (salvo vincoli e restrizioni a livello comunale) anche in pieno centro, oltre all’esenzione del pagamento in caso di sosta sulle strisce blu.

Ma la vera caratteristica principale della piccola francese è rappresentata dallo stile eccentrico degli interni. L’auto può trasportare (ovviamente) fino a 2 passeggeri, in un ambiente ristretto, ma ben organizzato, dal tono ludico e quasi fantascientifico; con una vastissima gamma di accessori da poter scegliere e delle soluzioni innovative per far fronte alla mancanza di area nell’abitacolo, per esempio il vano portaoggetti smontabile e rimontabile a proprio piacimento.

Non male nemmeno il prezzo da pagare per possedere (anche se varie sono le possibilità di guida, tra cui il noleggio): di listino la Ami vale 8.000 euro.

Renault Twizy

twizy

Cambiamo azienda ma rimaniamo sempre in Francia: ecco la Twizy, la microcar elettrica di casa Renault. Questa “mini” presenta un struttura esterna molto differente rispetto all’auto precedete; le linee qui hanno un’aurea più  futuristica che fanno dell’abitacolo una specie di “ovetto squadrato”. Ancora più piccola rispetto alla sua cugina della Citroën, la Twizy presenta un’altezza di soli 1,52 metri per 2,33 metri di lunghezza; e una misera larghezza di 1,38 metri (contando anche le ruote sporgenti che sporgono ai lati della base).

Una precorritrice dei micro-veicoli elettrici, la macchina si sposta grazie a un motore a batteria da 6,1 kWh, con una potenza massima che arriva a 13 kW, che le permettono di toccare gli 80 km/h massimi (dichiarati). I dati riguardanti l’autonomia, consegnatici dalla stessa casa produttrice d’oltralpe, dicono che la Twizy può raggiungere tranquillamenti i 100 Km di strade urbane, con una ricarica completa che richiede un tempo di 3 ore e mezza. Il prezzo? si parte da 12.ooo euro a salire.

Opel Rocks-e

rocks-e

Rimaniamo in Europa a attraversiamo i confini per trovare e analizzare la terza e ultima microcar elettrica della lista. E allora ecco Opel Rocks-e. La compatta citycar di passaporto tedesco si presenta come una sosia della  Citroën Ami. Le due infatti condividono lo stesso involucro quadrato, lo stesso colore e le stesse linee della carrozzeria; ma questo piccolo carrarmato da sfogo alle proprie origini attraverso paraurti i bombati di colore nero, presenti alle due estremità del veicolo.

Identici i dati su motore e prestazioni. La piccola di Rüsselsheim, così come quella di Poissy, si muove grazie ad una batteria da 5,5 kWh, che assicura una potenza massima di 6 kW portando l’auto a raggiungere i 50 km/h di velocità massima. Altezza che super leggermente i 1,50 metri e una lunghezza pari a 2,41 metri(esattamente come la Ami). L’unico, piccolissimo, dato che distingue queste due microcar elettriche così simili tra loro è il prezzo: infatti la Opel Rocks-e si presenta sul mercato con un prezzo di 7.990 euro, solamente in meno della Ami.