La Milano Fashion Week è finita da poco, da pochissimo anzi, e noi non riusciamo a non pensarci… Sulle passerelle milanesi nei giorni scorsi hanno sfilato le novità più esclusive riguardo la moda maschile che verrà. Quando? Beh, nella città della moda sono stati presentati i trend maschili per la prossima stagione autunno inverno, o per essere ancora più precisi, e per usare il gergo tipico di questi eventi stilosissimi (e autorevoli), per la prossima stagione FW; ovvero fall-winter. Comunque sia, la kermesse di Milano è cominciata non appena a Firenze ha chiuso i battenti il Pitti Uomo, l’edizione 105, e appena è terminata quella milanese è cominciata la fashion week a Parigi, che chiuderà nella giornata di domani (21 gennaio). Ma in tutto ciò, il nostro pensiero non può far altro che andare alle cinque giornate milanesi in cui, tra ventidue sfilate fisiche e cinque show digitali, ben trentanove presentazioni e un totale di otto eventi super esclusivi, i brand hanno presentato la crème de la crème del fashion per lui per la prossima stagione fredda. Insomma, ecco tutte le novità della Milano Fashion Week…
Ma cosa è successo alla Milano Fashion Week 2024?
Novità su novità, novità esclusive eh, ma soprattutto vestiti. Anzi, soprattutto idee e nuove interpretazioni e visioni di moda da uomo. Già, perché in queste occasioni generalmente non si guarda molto all’indumento in sé, quanto a ciò che questo (o gli outfit completi) vuole trasmettere. Dunque, si tratta di un evento, come d’altronde tutte le altre settimane della moda esistenti, che guarda più all’insieme che al singolo, o alla teoria piuttosto che la pratica. Queste sfilate, infatti, riescono a essere in qualche modo lo specchio, o meglio ancora una finestra sul futuro, sul prossimo anno (o quasi). Cosa porteremo, ma soprattutto in che modo ci vestiremo, e secondo quale criterio? Ecco, sono le passerelle milanesi che sono riuscite a rispondere a questi quesiti.
E no, non stiamo esagerando; non stiamo affatto esagerando. Le cosiddette fashion week sono un modello, uno stampo quasi, sul quale si modelleranno i nostri guardaroba; ecco, e adesso non resta da far altro che capire in che modo questi si modelleranno, in che modo prenderanno forma, e di conseguenza in che modo cambierà il nostro abbigliamento. Le sorprese sono poche, o meglio: non è stato rivelato alcuno stravolgimento totale sul fronte della moda maschile, eppure alcune novità non possono che attrarre la nostra attenzione, e cioè l’attenzione di tutti.
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E dunque non ci resta altro da fare che girare le spalle, e guardarci indietro. Indietro di pochi, pochissimi giorni, portare indietro le lancette quanto basta per arrivare alla Milano Fashion Week, quella ‘uomo‘ ovviamente (PS: la Milano Fashion Week al femminile prenderà il via martedì 20 febbraio, e continuerà fino al 26) per scoprire e osservare tutte le sorprese più importanti dell’evento, vale a dire, di conseguenza, quelle che ci accompagneranno ogni giorno anche nella prossima stagione FW.
Ecco cosa indosseremo nell’inverno (e autunno) 2024-25
Sarà un inverno freddo, o sarà caldo come questo, o perlomeno come la sua prima parte. Si parlerà ancora di riscaldamento globale? Di siccità e di tutte le altre tematiche ambientali? Oppure si parlerà delle solite questioni sociali? Il disagio giovanile, il cosiddetto patriarcato, le femministe, e via discorrendo. O forse, si discuterà di calcio tra arabi e americani che comprano tutto, e lo scudetto chi lo vincerà? E le auto elettriche poi? Ecco, nel giro di un anno, anche se non sembra, tutto ciò può cambiare; ma sicuramente continueremo a fare una cosa che abbiamo sempre fatto e che, utopie e distopie comprese, continueremo sempre a fare; cioè vestirci, e vestirci alla moda anche eh…
Come? Beh, questo lo ha deciso la (“solita”) Milano Fashion Week nei giorni scorsi. Come sottolineato in precedenza, nelle cinque giornate milanesi (che non sono certo le famose cinque giornate del 1848), sì due giorni in meno rispetto alla settimana della moda al femminile, sono andati in scena ventidue sfilate fisiche e cinque show digitali, trentanove presentazioni e otto eventi; mica chiacchiere. E in tutto questo marasma di indumenti, modelli e volti famosi, e ancora musica a palla durante le sfilate, scenografie mozzafiato (come quella di Zegna) e flash accecanti dei telefonini delle folle che hanno assistito agli show, un po’ di moda, in fin dei conti, si è vista.
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“Perché Armani è Armani” recita un commento sotto un post Instagram pubblicato dall’account @milanfashionweek che ha mostrato l’attesissimo show di Re Giorgio. Ha stupito, sì; ma con la sua solita eleganza e una selezione di vestiti a dir poco perfetta. La sartorialità di Armani a quanto pare continuerà a trionfare anche nei prossimi mesi.
E a proposito di made in Italy, Zegna ha portato in scena il suo iconico cashmere, mentre Dolce&Gabbana invece hanno optato ha presentato la collezione Sleek con 62 look esclusivi; in cui, pensate un po’, a dominare è stata la tradizione sartoriale italiana, ovviamente.
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Nella terza giornata, invece, Tod’s ha portato in scena la sua collezione Tod’s Materia, sempre una visione sartoriale; e così anche Latorre, Lardini, Valstar, ecc ecc sono passati dal sarto di fiducia prima di salire sulla passerelle. Insomma, avete capito cosa indosseremo?