È il 1869 quando il mondo interno, o meglio la Francia e poi a seguire pian piano il mondo intero, viene a conoscenza di uno strano e misterioso nome dalle radici quasi mitologiche; ovvero Nautilus. Un vero e proprio mostro dei mari descritta, testualmente, come una “cosa enorme, una strana cosa, lunga, fusiforme, talvolta fosforescente, infinitamente più grande e più veloce di una balena”; questa anonima bestia delle acque rimaneva nascosta in apnea, sotto la superficie del mare, e ogni qualvolta che una qualsiasi imbarcazione (e specialmente una) ci si avvicinava a lei la Nautilus esplodeva in un turbinio di ferocia e di violenza. Non c’era nave che sopravvivesse all’incontro con il mostro, e i sopravvissuti (quei pochi), di enormi e accecanti riflessi fluorescenti provenire dalle acque del mare e di una massa capace di muoversi ad una velocità repentina mentre sbuffava delle grandi colonne d’acqua salata che sembravano arrivare in cielo. Al fine di catturare questa gigantesca e misteriosa bestia, liberando così i mari dalla propria letale minaccia, prese il via una spedizione che vedeva come partecipanti le più alte menti del tempo e i più esperti armatori. Dopo mesi e mesi di navigazione si riuscì ad arrivare finalmente ad una conclusione, rimasta però nascosta; la Nautilus altro non era che un sommergibile, e questo altro non è che il racconto più famoso partorito da quella geniale penna che fu Jules Verne. E sì, stiamo parlando proprio di “Ventimila Leghe Sotto i Mari”, il più un classico e celebre romanzo fantascientifico e d’avventure forse mai pubblicato nella storia della letteratura.
E non si può far altro che cominciare parlando proprio di questo iconico libro avventuristico che ha segnato la formazione di decine di generazione per presentare quello che è in realtà un falso ritorno. Infatti, a distanza di 153 anni dalla sua prima apparizione torna Nautilus, che altro non è che un progetto di un reale superyacht di lusso capace di trasformarsi anche in un’enorme ed esclusivo sottomarino ultra moderno. Tutto ciò è frutto di U-Boat Worx, un cantiere nautico con sede nei Paesi Bassi; ma ecco più dettagliatamente di cosa stiamo parlando…
Il moderno e lussuoso Nautilus
Il progetto prende ispirazione proprio dal sommergibile del Capitan Nemo, il misterioso armatore protagonista del romanzo francese, e dalla barca romanzata (come la maggior parte delle imbarcazioni di produzione post 1869) riprende molti dei dettagli che fecero della originale Nautilus, e cioè quella romanzata, un vero è proprio emblema della nautica. Il concept in questione è uno yacht che misura ben 37,5 metri di lunghezza e presenta la speciale caratteristica di essere in grado di immergersi fino a 200 metri di profondità; un vero e proprio matrimonio tra lusso e sicurezza che fanno di questa nave forse la più entusiasmante sfida per il futuro dei mari.
Una doppia anima, quindi, per questa speciale nave che si ritrova ad essere sia uno yacht che un ricco sommergibile; ma non è finita qui. Infatti, questo dualismo si ritrova anche nella particolare motorizzazione del mezzo divisa in un propulsore termico e un altro del tutto elettrico. Un ibrido marittimo che si muove grazie alla sua alimentazione diesel-elettrica in grado di garantire una velocità di crociera in superficie di 9 nodi e una sott’acqua pari invece a 4 nodi.
Lo yacht-sommergibile Nautilus, ora come ora, propone un prezzo di partenza di 25 milioni di euro e, una volta ordinato, il fortunato armatore potrà ricevere il proprio gioiellino entro “soli” 30 mesi. Una scommessa per il futuro forse, oppure una grande opportunità!
Bello, in entrambe le versioni, e funzionale
Parlando, invece, di estetica e di cosa questa super barca può offrire; il Nautilus si contraddistingue, certamente, per le sue inusuali forme e dimensioni, e da un’estetica dettata dalle necessità fisiche e “comportamentali” del mezzo. Ad una prima occhiata ciò che cattura di più sono certamente i grandi finestroni circolari che vanno a caratterizzate le fiancate immergibili della nave; degli elementi che vanno a sostituire i più classici oblò ingrandendoli e donando loro una nuova vita.
Per le sue passeggiate in superficie il Nautilus è in grado di offrire un enorme prendisole accompagnato anche da una piscina d’acqua dolce, un bar e un lussuoso tavolo da pranzo. L’intero dehors viene poi ritirato attraverso un particolare sistema idraulico a prova di pressione prima che la barca diventi sommergibile immergendosi al di sotto del livello del mare. Coperto dal ponte di poppa della nave si trova anche un innovativo tender elettrico del tutto resistente alla pressione appena citata. Questo, che prende il nome Aronnax in onore dell’omonimo professor Pierre, uno dei personaggi del libro di Verne, riesce così a rimanere “in esterna” anche durante l’immersione del Nautilus e può essere utilizzato anche per il trasporto di cinque subacquei sott’acqua fino al punto di subacqueo previsto.
Per quanto riguarda, invece, l’anima da sommergibile di questa futuristica nave (così futuristica da essere stata ideata quasi due secoli fa); il Nautilus è in grado di rimanere sott’acqua per un massimo di ben quattro giorni. Internamente la nave offre la possibilità di essere completamente personalizzata; la “versione base” però si presenta con una zona pranzo e lounge di 50 metri quadri e con finestre circolari di diametro di circa 4 metri (ovvero gli oblò prima descritti), una cabina armatoriale e quattro cabine ospiti, in più è presente anche una zona notte dedicata ad un massimo di sei membri dell’equipaggio. Nautilus, inoltre, si presta anche come la perfetta imbarcazione per chi è soggetto al mal di mare. Bert Houtman, presidente e fondatore di U-Boat Worx, ha infatti dichiarato che “Se il mare diventa troppo agitato puoi immergerti semplicemente e proseguire il tuo viaggio in tutta comodità”.
Insomma, ecco come si presenta Nautilus una volta estratto dalle pagine dell’indimenticabile romanzo “Ventimila Leghe Sotto i Mari”; uno yacht super lussuoso in grado di trasformarsi in sottomarino all’avanguardia. Jules Verne ci aveva preparato alla sua visione con numerose e straordinarie descrizioni meritevoli di una delle penne più geniali di sempre; ma forse questa volta la realtà ha superato la letteratura…