Così debutta un’auto, anzi un’auto micro, che nessuno ha letteralmente mai visto prima. Si tratta di una versione estrema, in tutti i sensi, delle piccolina di casa Opel. La Rocks, così si chiama il modello tedesco, insieme alla Citroën Ami, due vetture realizzate sulla stessa piattaforma, hanno contribuito a rilanciare e a fondare in pratica il segmento delle microcar come oggi lo concepiamo. Veicoli che certamente non possono competere, sia a livello estetico che tecnico, con le “vere” automobili, ma che oggi più che mai riescono ad avere voce in capitolo nel settore dell’automotive. Il loro mercato cresce sempre di più, sia in per quanto riguarda i numeri di vendite che i modelli realizzati, e il Gruppo Stellantis sembra aver puntato molto su quelle che noi chiamiamo simpaticamente macchinine. Innovatrici, soprattutto per una concezione di mobilità urbana, e moderne; e chissà se questa Opel Rocks e-Extreme possa rappresentare un primo passo verso una nuova frontiera…
Esclusiva, anzi unica. Opel Rocks e-XTREME è una vera innovazione della micromobilità!
Forse la prima microcar della storia dell’automobilismo ad assaggiare la frenesia dell’allestimento All Terrain, o comunque di un qualcosa di simile. Stiamo parlando, per chi non fosse comune a questo vocabolario, della classica versione 4×4 a trazione integrale; allestimento, come l’abbiamo appena definito, capace di affrontare qualsiasi tipologia di terreno, dall’asfalto fino al fango, per arrivare alla neve e alla sabbia.
A dire il vero nulla di così straordinario, se non fosse che in questo caso ad adottare la dicitura “All Terrain” è proprio una macchinina che diventa così esclusiva, anzi unica. Di Opel Rocks e-XTREME, infatti, esiste solamente un prototipo, questo di cui vi stiamo parlando al momento; ma chissà se nel futuro ne vedremo altre.
Sicuramente il segmento delle microcar è destinato a crescere sempre di più; d’altronde stiamo parlando del segmento più in iperattivo del momento, in grado addirittura di stravolgere in toto, almeno in prospettiva futura, la mobilità cittadina.
Comunque sia, tornando sui nostri passi, il modello del quale vogliamo parlarvi oggi altro non è che il progetto vincitore del “Design Hack”, un concorso lanciato proprio dalla Casa Tedesca qualche mese fa attraverso i propri social.
La motivazione rilasciata dalla giuria è stata: “Mobilità urbana a un livello superiore. Un veicolo elettrico che lascia a bocca aperta”. E così il prototipo pensato da Lukas Wenzhöfer, oltre che al banale orgoglio dovuto dalla vincita, è passato alla ribalta presentandosi come un vero e proprio progetto per il futuro di questo settore.
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“Voi la progettate e noi la costruiamo”, questa è stata la sfida lanciata dal brand con sede a Rüsselsheim, in Assia, in occasione del lancio della primissima edizione del #OpelDesignHack, così come è stato identificato nei social.
“Con #OpelDesignHack – ha commentato Rebecca Reinermann, Vice President Marketing Opel/Vauxhall – abbiamo intrapreso un nuovo percorso di interazione e comunicazione. Opel ha aperto le porte solitamente chiuse dell’industria e ha permesso alla comunità Opel di partecipare alla costruzione di una concept car in modo trasparente e accessibile. Il risultato è la Opel Rocks e-XTREME, una versione unica e originale della nostra Opel Rocks Electric, nata da una sfida di design e accompagnata da un Making-of-insights per tutti. Una collaborazione di grande successo”.
Una piccolina in grado di affrontare qualsiasi sfida, chissà se ne vedremo delle altre
Beh, dopo aver visto e analizzato questo progetto messo a punto da uno studente di di design industriale possiamo tranquillamente dire che Lukas Wenzhöfer farà strada nel suo campo. Insomma, Opel Rocks e-XTREME rappresenta una vera novità per la mobilità, per essere più precisi della micromobilità.
Una macchinina, anzi un quadriciclo leggero e dunque guidabile dai 15 anni di età, dotato di soli due posti e in grado di affrontare anche i terreni più difficoltosi; un progetto che arriva dunque a risvegliare non solo un modello di quattro ruote ma addirittura a rivoluzionare un intero segmento automobilistico.
L’obiettivo del giovane era quello di trasformare l’agile quadriciclo full electric di Opel in un veicolo in grado di offrire divertimento su tutti i terreni e dotato di un sorprendente fattore sorpresa. “La capacità off-road – spiega Wenzhöfer – favorisce la sensazione di libertà di poter raggiungere qualsiasi destinazione, mentre la maggiore sportività promette un divertimento di guida superiore. Così è possibile dimostrare che la mobilità elettrica è più di una semplice soluzione funzionale”.
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La progettazione dell’auto in questione è stata poi affidata agli ingegneri Opel, i quali hanno immediatamente cominciato il lavoro con la realizzazione del modello iniziale in 3D. Questo modellino presentava ruote sporgenti per un assetto ampio e sicuro, doppi quadrilateri anteriori e un roll bar giallo brillante.
Modificato anche l’Opel Vizor, il frontale in questo caso è stato reinterpretato e dotato di luci anteriori a LED, con il logo Opel messo in evidenza in turchese. Altra caratteristica innovativa è l’imponente alettone posteriore in carbonio, originale della Opel Vectra GTS V8, il quale reca ora l’emblema “e-XTREME” e il numero di serie “001”.