Open House Roma nasce dalla visione di un gruppo di architetti e comunicatori impegnati da sempre sul fronte dell’innovazione socio-culturale. Si tratta di un evento annuale, 9 giorni intensissimi dedicati alla scoperta del design e dell’architettura nella capitale. Circa 200 siti, di varie epoche e spesso chiusi al pubblico, aprono le porte per visite guidate gratuite dal 6 al 14 aprile 2024.
- Open House Roma, dal 6 al 14 aprile 2024 torna il Festival dell’architettura della Capitale
- #OHR, 6 palazzi storici da mettere in cima alla Lista
- L’Accademia Nazionale di San Luca, Palazzo Carpegna
- Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, Palazzo Corsini
- Accademia d’Ungheria in Roma, Palazzo Falconieri
- Sede dell’attuale Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Palazzo Piacentini
- Sede società Dante Alighieri, Palazzo Firenze
- Eur e rifugio antiaereo, Palazzo Uffici
Open House Roma, dal 6 al 14 aprile 2024 torna il Festival dell’architettura della Capitale
Torna Open House Roma, l’evento annuale che celebra il design e l’architettura a Roma. Un’occasione per conoscere, approfondire e scoprire la città, tra luoghi d’arte, siti archeologici ed edifici contemporanei, spazi di lavoro, studio e ricerca, abitazioni private, rappresentanze istituzionali, chiese e giardini.
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E per questo 2024 il Festival di architettura della Capitale festeggia la sua dodicesima edizione, con ben 9 giorni e due weekend di visite guidate gratuite, tour, laboratori, talk, meeting, mostre e performance, e la possibilità di vistare e scoprire 200 siti di tutte le epoche, spesso chiusi al pubblico. Protagonisti assoluti di Roma Open House 2024 sono infatti i luoghi più rappresentativi di Roma, gli istituti, le sedi di rappresentanza, i musei, i palazzi storici e le accademie culturali, ma anche i siti di interesse scientifico-culturale e alcune insolite location. Non mancheranno iniziative per i più piccoli, così da insegnare loro a conoscere meglio la città giocando e imparando.
#OHR, 6 palazzi storici da mettere in cima alla Lista
Open House Roma è parte del network internazionale Open House Worldwide, progetto nato a Londra nel 1992 dall’idea di un gruppo di architetti e comunicatori orientati all’innovazione socio-culturale, con il supporto di esperti e professionisti nel settore dei beni culturali, quali dottori di ricerca, architetti, operatori culturali, artisti e comunicatori digitali. Una Festival voluto dagli esperti per far conoscere l’immenso patrimonio architettonico di alcune delle città più belle del Pianeta. Ma scopriamo ora una piccola selezioni di location, 6 palazzi storici che gli stessi organizzatori del Festival consigliano di mettere in cima alla lista in questo post Instagram.
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L’Accademia Nazionale di San Luca, Palazzo Carpegna
Sodalizio tra insigni pittori, scultori e architetti, italiani e stranieri, istituito come centro di formazione e innovazione nel XVI secolo, mantiene ancora oggi l’impegno a promuovere e valorizzare le arti. Dal 1934 l’Accademia ha sede in Palazzo Carpegna, oggetto di un ambizioso progetto di ampliamento da parte di Francesco Borromini, purtroppo sensibilmente ridimensionato per le alterne vicende del committente sino alla sola realizzazione del portico, del portale con fregio decorativo e della rampa elicoidale di collegamento tra i piani. Durante la visita al palazzo sarà possibile visitare la galleria accademica e le mostre temporanee in corso.
Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, Palazzo Corsini
L’attuale palazzo Corsini rappresenta il frutto di una complessa attività di trasformazione, realizzata tra il 1736 ed il 1753 da Ferdinando Fuga. L’architetto costruì la struttura in più fasi: dapprima restaurò ed ampliò il cinquecentesco palazzo Riario alla Lungara e solo tra il 1744 ed il 1746, il braccio settentrionale, il cosiddetto “braccio nuovo” che ospita la Biblioteca. Tra il 1748 ed il 1751 infine i due corpi di fabbrica vennero uniti e fu costruito lo scenografico scalone principale. Al primo piano si trovano il grande salone delle Adunanze solenni e la Biblioteca Corsiniana, aperta al pubblico nel 1754.
Accademia d’Ungheria in Roma, Palazzo Falconieri
All’inizio di Via Giulia, venendo da Ponte Sisto, uno dei primi palazzi sulla sinistra è Palazzo Falconieri, l’ex residenza romana della famiglia Falconieri, dal 1927 sede dell’Accademia d’Ungheria in Roma. E’ una delle opere meno conosciute di Borromini. Il cortile tenuto a giardino sembra seguire l’impostazione della facciata che vi prospetta e ricorda quella di una villa suburbana. Il genio di Borromini si manifesta non soltanto nelle forme dinamiche del palazzo, ma anche negli stucchi pieni di simboli esoterici nei salotti del piano nobile.
Sede dell’attuale Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Palazzo Piacentini
Il Palazzo, sede dell’attuale Ministero delle Imprese e del Made in Italy, fu progettato come Sede delle Corporazioni con l’obiettivo di individuare uno stile nazionale basato sul rapporto fra tradizione e modernità da Piacentini, che si avviava a diventare l’architetto del regime. Il palazzo rappresenta un unicum nel suo genere, in quanto è stato progettato nella forma per rappresentare la sostanza della sua funzione. La monumentalità propria del palazzo pubblico — affidata all’impostazione planimetrica e all’uso di materiali ‘romani’ — è abbinata a un’organizzazione funzionale che richiede impianti e materiali moderni. Nella stessa ottica l’edificio, nella ricerca di integrazione fra arte e architettura, comprende numerosissime opere d’arte legate al tema del lavoro, prima fra tutte la straordinaria grande vetrata disegnata da Mario Sironi.
Sede società Dante Alighieri, Palazzo Firenze
Sede della Società Dante Alighieri dal 1926, il palazzo risale al Cinquecento: nel 1552 fu acquistato dalla famiglia di papa Giulio III del Monte e, passato di proprietà dieci anni dopo ai Medici, svolse la funzione di Ambasciata del Granducato di Firenze a Roma. L’attuale assetto dell’edificio, sviluppato attorno a un ampio cortile, si deve alle operazioni di ricostruzione e ampliamento dell’architetto fiorentino Bartolomeo Ammannati. Giulio III chiamò il pittore bolognese Prospero Fontana a decorare la loggia al pianterreno e alcune sale del primo piano. Circa venti anni dopo, la bottega di Jacopo Zucchi lavorò agli affreschi dello studiolo privato del cardinal Ferdinando de’ Medici al secondo piano: nelle due stanze, intitolate alle Stagioni e agli Elementi, i fenomeni naturali sono interpretati e spiegati ricorrendo a figure mitologiche e a favole antiche.
Eur e rifugio antiaereo, Palazzo Uffici
Unica opera progettata e terminata prima della guerra, nell’ambito delle realizzazioni previste per l’Esposizione Universale di Roma E42, il palazzo ospitava gli uffici tecnici di progettazione per l’EUR. La visita riguarderà gli spazi esterni con il piazzale della fontana monumentale con i mosaici di Guerrini, Rosso e Severini da poco restaurati e il grande bassorilievo di Morbiducci e proseguirà all’interno del rifugio antiaereo. Il rifugio fatto costruire da Mussolini per ospitare le attività del Palazzo, ha una superficie di 475 m² con un’intercapedine di 125 cm che lo isola dal resto della struttura. Fornito di una doppia dinamo per l’elettricità e da una ventilazione attivabile da un paio di biciclette, è composto da diversi locali con portelloni metallici antigas ed è progettato per ospitare circa 300 persone.