Lo chiamano la Piccola Capitale Padana, è un Borgo bellissimo sulle rive del Po

Laura Pistonesi
  • Esperienza di 20 anni in comunicazione e PR
  • Esperta di beauty, fashion e viaggi
18/09/2024

Un gioco di prospettive, un esempio di architetture magnifiche rendono questo borgo uno dei più esemplari in Italia...

Lo chiamano la Piccola Capitale Padana, è un Borgo bellissimo sulle rive del Po

L’Emilia Romagna è una regione ricca di borghi caratteristici luoghi di arte e cultura, tradizione e sapori che nel visitarli permettono di conoscere qualcosa in più del nostro paese. Ogni territorio di questa regione ha le sue peculiarità, la riviera adriatica rappresenta un’unica in termini turistici ed è una meta molto amata per le vacanze estive, le città d’arte come Bologna, Parma, Mantova e Ferrara costituiscono un esempio di ricchezza della cultura e arte italiana, la zona del modenese e parmense è sicuramente quella più famosa per i prodotti enogastronomica, e quella dell’Appennino è sicuramente la terra che offre paesaggi spettacolari.

La piccola capitale padana è in Emilia Romagna: Guarda il Video e continua a leggere…

La zona dell’Emilia, in particolare, ha un gran numero di borghi, che visitati in qualsiasi momento dell’anno arricchiscono il visitatore e sono il racconto di dinastie che sono passate nel tempo e hanno lasciato una traccia importante. E’ questo l’esempio di uno dei borghi che sorgono sulle sponde del Po, un luogo dove terra e acqua si incontrano e danno vita ad una scenografia perfetta in grado di esaltare la bellezza di questi centri che sono diventati una traccia importante dei tempi passati. Uno di essi è Gualtieri, che viene proprio considerato insieme ad altri borghi una piccola capitale padana perché scelta da una delle più importanti dinastie, i Bentivoglio, per lo sviluppo della loro forza.

 

Gualtieri la città nuova dei Bentiviglio

 

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Se si va in Emilia ci si fa caso assolutamente, tante sono le strade, le piazze, ma anche i paesi che portano il nome dei Bentivoglio. Questa famiglia di Marchesi è stata molto importante per la crescita di questa porzione dell’Emilia Romagna, tanto che sono considerati i signori delle acque e delle bonifiche. Nel loro lavoro di rafforzamento di questa zona presero in considerazione Gualtieri, un centro di origine longobarda, ma che appunto fu solo nel 1400 iniziò a prendere la forma di quello che è oggi il paese.  Dal 1500 nel passaggio alla ricca famiglia dei Bentivoglio questo borgo fu completamente trasformato e diventò la “città nuova” capolavoro dell’urbanistica tardo cinquecentesca. Oggi è considerata un vero capolavoro che segue le regole della città ideale, quella delle leggi prospettiche e di magnifiche architetture che ancora oggi sono una traccia della grandezza architettonica e artistica del 1550 in Italia. In questa cittadina oggi si respira un’atmosfera magica tra i suoi monumenti i suoi palazzi nobiliari, le sue piazze quasi perfettamente quadrate e visitare Gualtieri è un’esperienza immersiva.

Gualtieri: il teatro dell’architettura e della prospettiva italiana

 

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E’ come un teatro, Gualtieri, sarà solo per il fatto che io progettisti furono proprio degli esperti d’arte di Ferrara che vollero quasi far sentire chi la visitava uno spettatore di una pièce indimenticabile e altamente simbolica. La sua ricchezza permette di dire che a Gualtieri c’è davvero tanto da vedere. Una volta percorso il corso principale, via Vittorio Emanuele II, si guarda lontano e ci si trova davanti ad un canocchiale prospettico che lascia intravedere uno dei principali edifici di Gualtieri palazzo Bentivoglio. L’edificio fu realizzato insieme alla piazza omonima e oltre alla grandezza proprio dell’edificio ha nella zona restrostante un grande giardino che arrivava fino al Po. Il suo progetto fu dato in mano a Gian Battista Aleotti, detto l’Argenta. Oggi di esso resta solo intatto il lato lato prospiciente la piazza. Al suo interno sono conservati importanti cicli pittoricie, decorazioni, stucchi e pitture che raccontano la forza del territorio padano. Come i Gonzaga a palazzo Te, anche i Bentivoglio, in piccolo, vollero il loro Salone dei Giganti, affrescato con il ciclo della Gerusalemme Liberata da Pier Francesco Battistelli e i suoi aiuti. Cuore del borgo la meravigliosa e stupefacente piazza Bentivoglio, considerata una delle piazze più belle d’Italia. Magnifica con la sua forma quadrata sembra voler catturare tutta la luminosità con i suoi 96 metri di lato. Essa aveva una funzione pubblica, ma era anche un cortile d’onore del palazzo. Protagonista di questa spettacolare regia urbana è il principe che appunto immaginò Gualtieri come una delle città simbolo del Rinascimento. Nella piazza confluiscono il palazzo, la chiesa e la torre. E sono proprio queste le altre tappe da non perdere se si sceglie di visitare Bentivoglio. Se ci si sposta un po’ dal centro tra cascine, poderi, pioppeti, fossi, ponti, la vera protagonista è l’acqua e una delle tappe da non perdere la Botte di Bentivoglio costruita nel 1576 sotto il torrente Crostolo da argine a argine ideale per garantire lo scolo delle acque piovane e l’irrigazione.