Nel cuore della Lunigiana, in Toscana, terra di bellezze uniche e di borghi che tolgono il fiato, esiste un luogo poco conosciuto ma che vale la pena scoprire. Un borgo toscano in cui organizzare un viaggio e che saprà come farsi amare all’istante, giusto il tempo di arrivarci e di osservarlo da vicino.
Un borgo toscano che gode dei bellissimi paesaggi della Lunigiana è che, con grandissima probabilità, vanta origini romane. Un borgo antico e bellissimo, fatto di architetture che riportano indietro nel tempo e di scorci che sembrano delle cartoline, pronte per farvi innamorare di questo luogo e delle sue attrazioni davvero uniche.
Un borgo toscano da scoprire in primavera
Una meta da segnare nel proprio itinerario di viaggio e che saprà come stupirvi a ogni passo. Un borgo toscano che, un tempo, in epoca bizantina, doveva far parte di un itinerario fortificato. Un percorso che da Luni proseguiva fino a Lucca. Una location che, vista la sua posizione, è il luogo ideale per godersi una vista eccezionale sui paesaggi circostanti, che dall’Appennino vanno alle Alpi Apuane e con di fronte il Monte Pizzo D’Uccello.
Un borgo in cui il tempo sembra essersi fermato e che vale la pena di scoprire e visitare, organizzando un viaggio primaverile in Toscana alla volta del bellissimo borgo di Bibola, una perla della Lunigiana che merita tutta la vostra attenzione e che vale la pena scoprire adesso.
Cosa vedere a Bibola
Un borgo toscano che, nel VII secolo, era un presidio strategico e difesa dell’Impero Bizantino e in particolare del porto di Luni. Con il passaggio della Via Francigena, però, Bibola divenne un punto cruciale di sosta per viaggiatori e pellegrini, aumentando la sua importanza.
Un borgo che porta indietro nel tempo e che lo fa, in modo particolare, con il suo castello medievale, eretto intorno all’anno mille e successivamente ampliato dalla famiglia Malaspina, intorno al Trecento. Un’architettura storica di cui rimangono alcuni importanti resti e che, nel passato, fu uno dei più importanti castelli della Lunigiana, un castrum posto a difesa dell’intera vallata.
Un susseguirsi di casette in pietra, scorci inaspettati e che rapiscono lo sguardo. MA anche di atmosfere uniche, di dettagli che raccontano storie e che parlano del passato di questo borgo toscano che vale la pena visitare in queste settimane di primavera.
Un borgo toscano pieno di poesia
Un borgo che trasmette tranquillità, quiete, in cui staccare davvero la spina dal caos cittadino e in cui immergersi in un contesto che rapisce i sensi e che vi farà vivere delle emozioni magiche, dall’inizio alla fine del vostro viaggio.
Un borgo toscano che, proprio per le sue caratteristiche, si è aggiudicato il titolo di “Borgo della Poesia”. Una definizione che, in effetti, si sposa benissimo con le atmosfere del luogo, silenziose e pacifiche, in cui contemplare i paesaggi circostanti e in cui fare un pieno di nuova energia.
Un luogo che conta pochissimi abitanti, e che forse anche per questo ha qualcosa di magico. Un tesoro che viene custodito e protetto da chi lo abita e che è simbolo dell’autenticità della regione che lo sopita e della vivere lento, in armonia con la natura e con i ritmi a cui tutti dovremmo ambire.
Una meta da scoprire lentamente
Una meta che incanta, ideale se si vuole staccare la spina avventurandosi in un posto poco conosciuto, lontano dalle rotte turistiche ma pieno di bellezze e di scorci che lasciano senza parole chiunque li osservi.
Un borgo toscano che vale la pena visitare e in cui organizzare subito un viaggio primaverile, viaggiando alla scoperta di questo luogo sperduto nel cuore della Lunigiana ed entrandovi con la curiosità di un bambino, pronto a cogliere ogni singolo dettaglio del posto e a godere di ogni sensazione ed emozione che saprà suscitarvi.