Le fioriture sono degli spettacoli naturali più belli. Quando il territorio si colora di giallo, di rosso, di rosa o di glicine sembra davvero di stare in un ambiente fiabesco. Immergersi anche solo per scattare una foto tra queste scenografie naturali è lasciarsi inebriare dai profumi più affascinanti, innamorarsi della meraviglia che ci circonda e portarsi a casa un’esperienza incredibile. Quando si parla di fioriture la prima che ci viene in mente è quella della lavanda che per lo spettacolo che restituisce è davvero suggetsiva. Il colore che va dal glicine al viola più profondo è diventato uno dei più fotografati e, sicuramente, la Provenza è la grande protagonista in Europa per questo fenomeno. Lunghe distese di campi richiamano da sempre tantissimi turisti. Anche l’Italia negli ultimi anni ha fatto della fioritura della lavanda uno dei temi turistici che attraggono di più.
La fioritura della lavanda in Italia
E’ proprio questo il periodo della fioritura della lavanda in Italia. Dura circa un mese, essa va da fine giugno fino a fine luglio e copre diciamo quasi tutta Italia. la sua concentrazione maggiore si ha nella zona delle Alpi e degli Appennini e le zone che vengono chiamate un pò la Provenza d’Italia sono quelle della Toscana, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia. In queste regioni la lavanda diventa un fiore intorno a cui ruota anche l’economia del posto. Questa pianta viene utilizzata infatti per la produzione di olio essenziale ingrediente fondamentale per la produzione di cosmetici e saponi. Tanti sono i borghi famosi per i campi di lavanda, ma ce n’è uno più di tutti davvero incantevole per la sua bellezza e il suo fascino. Si trova in Valle Stura ed è davvero incantevole!
Il borgo del Piemonte dalle sfumature viola ricco di storia e meraviglia
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Nel cuore della Valle Stura, la valle che dalle Alpi Occidentali va verso la pianura del Piemonte fino ad arrivare a Cuneo dove il paesaggio è davvero suggestivo, affascinante ed autentico, si trova un angolo di Provenza italiano. E’ un piccolo centro dalla grande meraviglia a regalare uno spettacolo davvero straordinario. Ha solo 2000 abitanti, ma richiama tantissimi turisti per la fioritura della lavanda. Stiamo parlando di Demonte. Questo borgo montano è ai confini con la Francia ed ha un fascino davvero speciale. Il suo centro storico medievale è una vera perla, una lunga passeggiata sotto i caratteristici portici è il modo per conoscere Demonte ed innamorarsene subito. Il paese è vivace, l’atmosfera davvero piacevole. Le sue origini sono di epoca romana, questo borgo ha avuto sempre una certa rilevanza nel territorio perché rappresentava un importante nodo commerciale sulla via Gallia per questo motivo fu scelto come roccaforte dai Savoia. Dal Municipio fino alla medievale Torre Civica, ogni edificio ha qualcosa da raccontare. Una tappa imperdibile è sicuramente Palazzo Borelli un meraviglioso palazzo di stampo barocco che ha al suo interno un giardino davvero spettacolare costituito da quattro terrazze collegate da una galleria dedicata a Re Carlo Alberto.
Demonte e la lavanda: un legame davvero inebriante
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Una volta usciti dal centro abitato di Demonte ci si trova, tra giugno e luglio, immersi in ricchi campi di lavanda, detti dagli abitanti del posto isop, come viene chiamata questa pianta in occitano. Questi campi tra l’ottocento e il novecento erano davvero molto numerosi ed erano la caratteristiche principali di questa vallata. La lavanda era utilizzata per creare oli essenziali che sarebbero stati ingredienti principali per prodotti cosmetici e saponi. Ancora oggi a Demonte si può visitare l’antica distilleria Rocchia, dove già nell’Ottocento si procedeva all’estrazione dell’olio essenziale di lavanda attraverso particolari metodi di distillazione, primo fra tutti quello a vapore il più performante poiché in grado di mantenere le proprietà organolettiche dell’olio stesso. I campi a Demonte sono diventati una meta turistica per una giornata tra relax e divertimento. Proprio a Demonte tra i campi di lavanda si possomo fare escursioni di trekking, in bicicletta o addirittura a cavallo. Non mancano certo sul territorio le possibilità di fare esperienze culinarie. Da gustare assolutamente i crouzet una pasta simile alle orecchiette condita con il tipico formaggio demontino.