Il Salone del Mobile 2025 apre oggi i battenti a Milano, confermando la vocazione della città di Capitale mondiale del design. Fino a domenica 13 aprile, i padiglioni di Rho Fiera e gli showroom urbani saranno il palcoscenico su cui i più influenti brand del settore presenteranno le loro nuove collezioni, dando vita a un calendario fitto di eventi, talk, installazioni e lanci eccezionali.
Un’edizione questa che promette di distinguersi per un rinnovato dialogo tra funzionalità, emozione e sperimentazione. Grande attenzione verrà riservata alla personalizzazione, con sistemi componibili che si modellano sulle esigenze abitative, in un perfetto equilibrio tra modularità e comfort. Più fluida sarà inoltre l’interpretazione dell’abitare contemporaneo, dove la distinzione tra ambienti interni ed esterni si farà sempre più sottile: molti marchi tradizionalmente votati all’arredo indoor infatti, presenteranno collezioni outdoor pensate per creare una continuità stilistica tra dentro e fuori.
Non mancheranno le riedizioni di icone ma neppure le novità assolute, alcune delle quali stanno già catturando l’attenzione. Andiamo a scoprirle insieme…
- Salone del Mobile 2025, gli arredi al debutto oggi: Guarda il Video e continua a leggere…
- Emile di Christophe Delcourt: un design unico che non rinuncia la comfort
- Allumette di Francesca Lanzavecchia: una rilettura moderna del classico chandelier
- Owen di Jean-Marie Massaud: eleganza couture e solidità architettonica
- Boomerang di Enzo Mari: un progetto d’archivio ma super contemporaneo
- Lagos di Baxter: potenza materica e forma organica
Salone del Mobile 2025, gli arredi al debutto oggi: Guarda il Video e continua a leggere…
Nel vivace debutto della manifestazione, alcune creazioni emergono con forza, pronte a definire le nuove coordinate dell’interior design contemporaneo. Il divano Emile di Christophe Delcourt per Molteni&C incarna una sofisticata visione di modularità fluida, in cui comfort ed eleganza si intrecciano con equilibrio. In un registro completamente diverso, Allumette di Francesca Lanzavecchia per Foscarini affascina con la sua rilettura lirica e scultorea del classico chandelier, trasformando la luce in un gesto emozionale. L’approccio sartoriale di Jean-Marie Massaud si traduce nella poltrona Owen per Poliform, un omaggio alla sinuosità delle forme e alla solidità materica. A sorprendere è anche la scrivania Boomerang, un progetto visionario di Enzo Mari che Gebrüder Thonet Vienna riporta in vita con uno spirito contemporaneo ma fedele all’idea originaria. Infine, il tavolo Lagos di Baxter, un arredo scultoreo, a cui materiali naturali e geometrie asimmetriche donano una presenza scenica davvero unica. Cinque proposte che, ognuna con il proprio linguaggio, restituiscono il volto inedito e sofisticato del design nel 2025.
Emile di Christophe Delcourt: un design unico che non rinuncia la comfort

Tra le proposte più ammirate di questo esordio, il sistema di sedute Emile di Molteni&C, disegnato da Christophe Delcourt, è un tributo alla flessibilità e alla bellezza. La struttura componibile consente di articolare configurazioni lineari o curvilinee, mentre gli schienali a differenti altezze e le sedute a profondità variabile offrono un’esperienza di comfort sofisticato. Il rivestimento in tessuto bouclé esalta le proporzioni morbide e avvolgenti, mentre i segni grafici distintivi che percorrono la superficie rimandano alle opere spazialiste di Lucio Fontana. La silhouette, scolpita con cura, si inserisce armoniosamente in qualsiasi ambiente, rendendolo fluido e dinamico. Il tavolino Odile, con top in marmo Lepanto, completa la proposta, confermando l’approccio integrato del brand alla progettazione d’interni. Emile è pensato per adattarsi ai cambiamenti della vita contemporanea, trasformando lo spazio abitativo in un luogo espressivo e personale.
Allumette di Francesca Lanzavecchia: una rilettura moderna del classico chandelier
Foscarini presenta Allumette, la nuova creazione di Francesca Lanzavecchia, che sfida i codici del lampadario chandelier tradizionale trasformandolo in un oggetto poetico, quasi teatrale. I bracci asimmetrici, di lunghezze diverse, si innestano sul corpo centrale in una composizione imprevedibile, dando vita a una struttura scultorea e dinamica. La geometria rigida si alterna alla morbidezza dei cavi tessili, che seguono traiettorie modellate dalla gravità, disegnando una coreografia luminosa nello spazio. Ogni angolazione offre una lettura diversa dell’oggetto, che non si impone mai con rigidità ma sussurra attraverso i suoi tubi luminosi sospesi, sviluppati per creare un effetto etereo. Il nome stesso, Allumette – fiammifero – evoca una luce intima, capace di accendere emozioni. Questo progetto riflette una visione empatica della luce, dove il design non è solo funzione, ma anche relazione e suggestione.
Owen di Jean-Marie Massaud: eleganza couture e solidità architettonica

Nel panorama delle novità proposte da Poliform, spicca Owen, la nuova poltrona firmata da Jean-Marie Massaud, che unisce sensualità delle forme e rigore costruttivo. Il design si ispira all’estetica di metà secolo, con una base in legno massiccio di olmo tinto nero che accoglie elementi imbottiti dalle linee morbide e fluide. Lo schienale avvolgente, che si sviluppa in continuità con i braccioli, rievoca la forma di un nastro di Möbius, suggerendo un movimento continuo e senza fine. Il rivestimento in pelle naturale color fango sottolinea il carattere sartoriale del progetto, dove ogni dettaglio è studiato per garantire un elevato livello di comfort e raffinatezza. Owen rappresenta una visione dell’abitare che privilegia la qualità materica e il dialogo tra forma e funzione, senza rinunciare a un’eleganza decisa ma accogliente.
Boomerang di Enzo Mari: un progetto d’archivio ma super contemporaneo
Gebrüder Thonet Vienna celebra il genio di Enzo Mari riportando in produzione per la prima volta la scrivania Boomerang, disegnata nel 2001 e mai realizzata fino ad oggi. Il progetto prende vita grazie a un’attenta operazione di rilettura d’archivio e sarà protagonista di un allestimento firmato Testatonda, ispirato al concetto di autoprogettazione. L’elemento centrale è una trave in lamellare di faggio curvato, omaggio alle travi architettoniche a forma di boomerang, da cui il nome. Quattro gambe snelle ma solide sostengono un piano in vetro temperato extrachiaro, curvilineo e leggero, che sembra fluttuare nello spazio. Ogni componente è concepito per essere leggibile nella sua funzione, in linea con la filosofia progettuale di Mari. Il risultato è un oggetto essenziale, funzionale, ma profondamente carico di significato, capace di connettere l’eredità del design italiano con le esigenze del presente.
Lagos di Baxter: potenza materica e forma organica

Con il tavolo Lagos, Baxter firma uno dei pezzi più audaci della Design Week. Il piano in granito Patagonia lucido si distingue per la sua forma irregolare e fluida, che richiama un ovale scolpito dagli elementi naturali. Le venature drammatiche del granito, che alternano toni chiari e scuri, narrano una storia geologica millenaria, conferendo all’oggetto una forza quasi primordiale. Le tre gambe, tutte diverse tra loro, sono realizzate in MDF rivestito in metallo, con superfici lavorate a mano che riflettono la luce in modo cangiante. Il contrasto tra l’asimmetria strutturale e la coerenza del disegno complessivo crea un effetto visivo di grande impatto. Lagos è un tavolo che supera le mode, fondendo design, artigianalità e materia in un unico gesto scultoreo. Accanto a esso, le poltroncine Marilyn, disegnate da Draga & Aurel, con scocca laccata e volumi accoglienti, completano una proposta che esalta il piacere della convivialità con stile inconfondibile.