Home » Viaggi » Sono queste le 10 città più brutte d’Italia!

Sono queste le 10 città più brutte d’Italia!

Sono queste le 10 città più brutte d’Italia!
Lettura: 5 minuti

Le città più brutte d’Italia? Secondo una classifica sarebbero queste (anche se ognuno può pensarla come crede)


Partendo dal presupposto che la bellezza è soggettiva e che ci sono luoghi che piacciono tantissimo e allo stesso tempo che non piacciono per nulla, risulta anche chiaro che ci sono classifiche che vengono stilate e che, sulla base di un parere personale, possono decretare i vincitori di titoli non proprio ambiti, come quello delle città più brutte d’Italia.

Delle destinazioni che per tanti sono mete in cui vale la pena andare ma che spesso vengono inserite tra quelle località italiane che, per l’inquinamento industriale, la carenza di manutenzione urbana e l’urbanizzazione incontrollata, vengono definite come le più brutte d’Italia. Ma quali sono queste città?

Corigliano-Rossano, tra le città più brutte d’Italia

La prima è Corigliano-Rossano in Calabria. Una località che viene inserita tra le città più brutte d’Italia per via della complessa gestione del territorio e per i problemi legati alla manutenzione stessa della zona urbana in seguito alla fusione amministrativa tra Corigliano Calabro e Rossano. Oltre poi alla poca valorizzazione del patrimonio storico che queste località vantano.

Crotone, un’altra località calabra nella lista

Sempre in Calabria, ecco anche Crotone, che nonostante si affacci sul mare è fortemente penalizzata da una massiccia industrializzazione del posto, e che ha rovinato in modo importante parte del litorale. Un problema che, unito alla mancanza di valorizzazione delle risorse, ha posto Crotone tra le città più brutte d’Italia.

Gela, in Sicilia

Anche Gela in Sicilia è spesso inserita tra le città più brutte d’Italia. E nonostante la Sicilia sia una terra meravigliosa sotto ogni punto di vista, a questa località non viene “perdonato” il forte inquinamento ambientale causato dal suo polo petrolchimico, che ha portato a una deturpazione del paesaggio sia urbano che naturale. 

Mestre, una veneta tra le città più brutte d’Italia

Spostandoci al Nord ecco anche Mestre, la parte continentale di Venezia e che, a detta di tutti, non può in nessun modo reggere il confronto con la Serenissima. Una delle città più brutte d’Italia quindi, anche per via della sua urbanizzazione caotica e per l’assenza di fascino storico (cosa di cui invece Venezia è pregna).

Rovigo, la seconda città veneta in classifica

Restando in Veneto, ecco anche Rovigo, un’altra tra le città più brutte d’Italia. Un luogo che viene spesso lasciato indietro per via della mancanza di valorizzazione del patrimonio storico e culturale locale, oltre alla poca attrattiva della parte urbanistica. 

Taranto e la ex Ilva

Sede dell’ex Ilva, uno dei più grandi complessi siderurgici d’Europa, anche Taranto rientra in questa “classifica”, per via dei gravi danni e dei problemi ambientali che la fabbrica ha generato, cosa che si è abbattuta sia sulla salute delle persone che anche sulla bellezza e l’estetica urbana.

Piombino, anche la Toscana è nella lista

Anche la Toscana, nonostante sia una terra magica, ha location che non vengono particolarmente apprezzate, e Piombino è una di queste. Il motivo? La cittadina è un importante centro siderurgico, e il paesaggio è dominato da impianti di tipo industriale. Cosa che ha messo in seconda luce le possibilità del posto e che la rendono meno attraente di quanto è in realtà.

La Lombardia e Busto Arsizio

Spostandoci in Lombardia, tra le città più brutte d’Italia ecco anche Busto Arsizio. E il motivo sarebbe la mancanza di un vero centro storico nella cittadina, cosa che notoriamente rende i luoghi più belli, oltre alla critica posta all’urbanizzazione che viene definita non armoniosa.

Foggia, anche questa location della Puglia tra le città più brutte d’Italia

Nonostante la Puglia spicchi per le sue location incantevoli, anche qui è stata trovata una città definita “brutta”. Parliamo di Foggia, inserita in questa classifica per via del degrado urbano che è costretta a sopportare e per la poca manutenzione degli spazi pubblici. Tutto questo, poi, si aggiunge alla carenza di infrastrutture culturali e di tipo turistico, tutti aspetti che portano ad avere una percezione negativa del posto. 

Latina, a due passi da Roma ma non per bellezza

Infine, ecco anche Latina, nel Lazio, una città che è stata fondata durante il periodo fascista e che si caratterizza per un’architettura razionalista che, per le sue caratteristiche, non piace a tutti. Latina, infatti, viene definita come una città fredda e non accogliente, cosa che le ha fatto trovare posto tra le città più brutte d’Italia. 

Una lista che è assolutamente soggettiva, perché data dai pareri di chi il parare l’ha dato, come ogni classifica di questo tipo del resto. E che, quindi, può essere completamente diversa per chi, invece, ama e vive queste località in modo diverso, scovandone il bello. Dopo tutto lo abbiamo detto all’inizio, la bellezza è soggettiva, e quello che piace a uno può non piacere all’altro. Quello che conta, però, è fare tutti del proprio meglio per rendere ogni città degna di nota in positivo, valorizzandone i lati belli e sanando quelli che piacciono di meno.