La frontiera dell’automotive italiano e non attualmente parla di veicoli full electric e super green, ma anche di modelli provenienti dal lontano Oriente; un Oriente pressoché sconosciuto, perlomeno in termini automobilistici. Già perché in questa nuova epoca l’attenzione delle quattro ruote sembra spostarsi sempre più verso est, lì dove tramonta il sole. E se già, qui in Italia come del resto anche in tutta Europa, siamo abituati ad automobili nipponiche e coreane, diversa è la questione relativa a quelle cinesi. Il grande Paese rosso di Xi Jinping si fa forza della volontà del settore di passare ad una realtà, o ad un’anima, a zero emissioni, e prepara una flotta di auto che si dichiara pronta per conquistare il mondo. Le auto del futuro, ma anche del presente; ecco alcuni SUV cinesi acquistabili in Italia entro il prossimo anno. C’è da temere?
Per il futuro, ma anche per il presente. Questi SUV cinesi sono già in Italia
Il dibattito relativo ai mezzi di produzione cinese in questi ultimi giorni si è fatto ancora più acceso. Bisogna tornare indietro nel tempo, alla tragedia di Mestre dello scorso 3 ottobre, quando un bus elettrico Yutong, brand cinese per l’appunto, o meglio il più grande costruttore al mondo di autobus elettrici, è precipitato da un cavalcavia causando la morte di 21 persone. Una tragedia con molti punti di domanda, uno su tutti: ma è stata colpa di un guasto al mezzo?
Un dubbio che non ha certamente deliziato i rappresentanti del marchio con sede Zhengzhou, i quali hanno richiesto a gran voce di ripristinare l’utilizzo dei bus direttamente al Comune di Venezia. “Hanno chiesto il ripristino immediato del servizio, e noi abbiamo risposto che in questo momento, finché non abbiamo certezza su dati tecnici veri e incontrovertibili, il servizio rimane sospeso” ha dichiarato, anche con una vena di amarezza di fronte a tali (volgari) richieste, Renato Boraso, assessore comunale alla Mobilità, alle telecamere di un TG regionale.
Si viene dunque a sapere che la tragedia di Mestre non è stato l’unico incidente che ha riguardato tale mezzo. Una sorta di incidenti a catena che trovano sempre lo stesso protagonista, e non colpevole (per il momento perlomeno); vale a dire il modello di autobus E-12.
Alla luce di tutto ciò, sapere che il futuro della nostra mobilità sia, almeno in parte, in mano ad aziende cinesi un po’ fa pensare; e sì, fa pensare male. Ma quando si tratta di automobili, di vere automobili, la questione sembra migliorare un pochino.
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Sarà che molti brand cinesi oramai sono in amichevole combutta con altri europei ed occidentali, vedasi l’unione tra Volvo e il gruppo Geely, sarà che per il loro design moderno appaiono ai nostri occhi in modo più friendly, fatto sta che in Italia attualmente sono presenti alcuni SUV cinesi che non sembrano essere stati danneggiati dalla cattiva reputazione del colosso degli autobus.
Dunque non resta altro da fare che scoprire questi modelli di quattro ruote, solamente per avvicinarci di più al mondo cinese delle quattro ruote e solamente per capire se ci si può fidare di queste quattro ruote cinesi, forse la questione più importante di tutta questa situazione.
Un SUV elettrico e dal design ultra moderno, un successo assicurato?
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Motorizzazione super green e un design altrettanto super innovativo, Aiways U5 è il primo modello del brand di Shangai pronta a debuttare sul suolo italiano. Si tratta di un’automobile dotato di una lunghezza compatta, per il segmento, di 4,68 metri e di un propulsore anteriore da 204 CV (150 kW). Il prezzo di partenza supera la soglia dei 40 mila euro, ma il modello in questione si candida ad essere una delle sorprese più esclusive del mercato nostrano.
Questo SUV si avvicina più ad una monovolume, un segmento amatissimo in Oriente
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In Oriente sono tornate di moda le monovolume, e a proposito è presente un SUV cinese pronto a trasportare questa tendenza anche in Italia. Il suo nome è Byd Tang. Dimensioni a dir poco gigantesche per un modello che si trova a metà tra i due segmenti automobilistici; Tang vuole conquistare il mercato nostrano con i suoi sette posti e un vano bagagli da addirittura 1.655 litri. Motorizzazione sempre green con un doppio motore elettrico da 517 CV totali, per un prezzo di acquisto pari a circa 72 mila euro.
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Un modello già famoso e pronto ad allargare il suo mercato
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Stiamo parlando di Lynk & Co 01, il modello SUV cinese più in voga tra le strade tricolore, nei colori vere – bianco – rosso ovviamente. Questa vettura sembra aver già conquistato una bella fetta di mercato italiano grazie ad una proposta super innovativa caratterizzata da una motorizzazione ibrida plug in che riesce a soddisfare sia le richieste degli automobilisti più inclini al green sia quelle di chi dal green è ancora spaventato. Il prezzo di base in questo caso scende a 44.500 euro.