Attenzione, attenzione: i SUV potrebbero essere sotto attacco. Una minaccia sembra farsi sempre più concreta, e adesso gli automobilisti del vecchio continente, quelli ai quali la vecchia e cara (e piccola) utilitaria era cominciata a essere troppo stretta, iniziano a tremare. Infatti l’Unione Europea potrebbe porre dei limiti, o meglio ancora delle restrizioni, per quanto riguarda le “mega automobili“. Insomma, i SUV giganti, che col tempo hanno cominciato a ingrandirsi costantemente, non sono più i benvenuti in Europa; ecco perché…
L’UE minaccia i SUV: non sono più i benvenuti nel vecchio continente
Ma perché la piccola utilitaria non ci piace più? A partire dagli anni ’90 in Italia, come in tutto il vecchio continente, abbiamo assistito a una lievitazione continua delle dimensioni delle nostre vetture. E pensare che fino a trent’anni fa un modello familiare aveva le misure di una piccola di segmento B dei giorni nostri. Oggi questi macchinoni, dei veri e propri bestioni su ruote, vengono chiamati SUV e crossover, ma anche B-SUV da qualche mese a questa parte. Si tratta del nuovo, anche se ormai la tendenza dura da una quindicina d’anni, dei motorizzati europei. Ma se dall’altra parte dell’oceano, negli USA dove questa moda automobilistica è cominciata, questi “bestioni su ruote” rappresentano e rappresentavano la normalità, in Europa la situazione è molto diversa.
Abituati alle varie 500, 600 e 126 (qui in Italia), ma anche al mitico Maggiolino e poi alla Renault 4 e la Citroën 2Cv. E ancora la nuova 500, la Panda, la C-3, la Clio e la Twingo e via discorrendo, oggi ci siamo ritrovati a guidare sulle stesse strade con vetture che spesso e volentieri superano i quattro metri di lunghezza, e sfiorano i cinque. Prendiamo come esempio la nuova Peugeot 408: 4,68 metri di lunghezza per 1,84 di larghezza. Eppure, il SUV coupé del leone parigino non è nemmeno la più grande del mercato europeo. Certo, in questo caso occorre spostarci sul mercato del lusso, e guardare così alla Rolls Royce Cullinan (5,34 metri per 2,16 metri).
Ma negli Stati Uniti d’America sono riusciti addirittura a fare di peggio. Guardate al famigerato Tesla Cybertruck, un pick-up elettrico da 5,68 metri di lunghezza per 2,41 in larghezza; un mostro di lamiera, ma nel vero senso della parola, che qui nel vecchio continente (almeno per il momento) non verrà commercializzato. Le ragioni di questo mancato sbarco del nuovo veicolo americano in Europa sono molte; ma soprattutto, per farla breve (e forse anche banale), qui non c’è più posto! Ed è proprio per questa ragione che l’UE potrebbe presto imporre nuove limitazioni per quanto riguarda le dimensioni delle quattro ruote…
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Le strade, ma soprattutto i parcheggi d’Europa non sono in grado di accettare veicoli più grandi di quelli che il mercato delle quattro ruote offre in questo momento. Ma c’è di più. Oltre a non esserci più spazio, va riportato che più aumentano le misure delle automobili e più diminuisce la sicurezza nelle strade. Inoltre, esiste uno studio che riporta la percentuale della crescita delle dimensioni medie di un’auto dagli anni novanta fino al presente; una crescita spaventosa.
Basta macchinoni, in Europa non c’è più spazio (e in Francia devono pagare…)
Secondo quanto riportato da Everyeye (in un articolo a firma di Aurelio Vindigni Ricca) “SUV europei crescono in larghezza di 1 centimetro ogni due anni, un fenomeno che rende sempre più difficile il loro utilizzo in strada”. Inoltre, fa sapere sempre Ricca, “gli esperti avvertono: questo trend potrebbe continuare ancora, con evidenti criticità anche sul fronte della sicurezza, poiché pedoni e ciclisti avranno sempre meno spazio in corsia”. Ma non ci sono regole o limitazioni riguardo questo fenomeno? L’UE a dire il vero ha un cavillo che riguarda le dimensioni dei veicoli; e secondo questa legge i mezzi di trasporto possono raggiungere massimo i 2,55 metri di larghezza. L’unico problema, continua Everyeye, è che si tratta di “una legge emanata negli anni Novanta per limitare le dimensioni di bus e camion”, quando nessuno aveva nemmeno mai pensato all’acronimo SUV.
Inoltre, “secondo un nuovo studio della T&E, Transport & Environment – scrive Ricca -, la larghezza media delle nuove auto in UE ha superato i 180 cm a causa di una crescita annuale di 0,5 cm a partire dal 2001″. Insomma, le auto non entrano più nei parcheggi; e quando ci entrano a volte quella sosta deve essere pagata a caro prezzo. Come a Parigi, dove è stato deciso (attraverso un referendum) che i proprietari di SUV o un’auto 4×4 salirà debbano pagare “18 euro per la prima ora nei distretti più centrali (quasi metà del territorio comunale) – riporta il Sole 24 Ore – e […] 12 euro nel resto della città”. Ma non solo, “un sistema di tariffe progressive, però – continua il quotidiano -, porterà i proprietari di un’auto da 2 tonnellate che volessero parcheggiare per sei ore consecutive nei distretti centrali di Parigi (dal 1° all’11°) a pagare 225 euro, contro i 75 euro attuali”.
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Una nuova discussione potrebbe, quindi, presto finire sui tavoli del parlamento europeo. La questione è aperta: è giusto o meno imporre dei limiti per la grandezza delle automobili? I SUV, intanto, stanno prendendo sempre più spazio; e a quanto pare non c’è più spazio per l’utilitaria…