L’orologio subacqueo più interessante del momento è opera della particolare quanto esclusiva collaborazione tra Swatch x Blancpain. L’accessorio, di raffinatissima ispirazione vintage, si rivela essere la versione accessibile, e senza ombra di dubbio anche moderna, di uno dei modelli di segnatempo da sub più iconici della storia delle lancette. L’indiziato in questione altro non è che lo stesso Fifty Fathoms. Un orologio nato nel 1953, ben 70 anni fa, e progettato in origine per funzionare quasi esclusivamente da accessorio tecnico con l’obiettivo di rivoluzionare il mondo della subacquea, mondo da egli stesso creato, ma divenuto immediatamente una grande icona di stile.
E la collezione Swatch x Blancpain Scuba Fifty Fathoms, questo il “nome” scritto per intero della collab, punta per all’esaltazione di antiche tradizioni e di moderne proposte attraverso cinque modelli di segnatempo all’insegna della “joie de vivre”, del colore e della tecnologia.
È lui il modello da sub del momento, Swatch x Blancpain hanno dato vita a qualcosa di meraviglioso
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Un tuffo dove l’acqua è più blu, ma anche qualcosa di più… Infatti questo salto carpiato eseguito magistralmente dalla coppia di produttori di lancette, uno svizzero e l’altro pure, non vede solamente il blu del mare come il protagonista cromatico della collezione qui presente, che tranquilli non è limitata, ma una serie di tinte super dinamiche.
Tutto ciò, per dovere di cronaca, è stato reso possibile da un vero mito, anche se non tra i più conosciuti della storia, del settore dell’orologeria. Era il 1953 quando dalla produzione Svizzera, Terra in cui per tradizione le lancette degli orologi avanzano con precisione infallibile, oltre a nascere a bizzeffe, viene fuori un orologio destinato a ribaltare la storia dei modelli subacquei.
Nome in codice Fifty Fathoms, conosciuto per essere stato il primo vero modello di segnatempo subacqueo. Insomma, una nomea abbastanza importante grava suo cinturino. Pesantezza che comunque sembra essere a malapena avvertita da un orologio che non invecchia letteralmente mai; e che anzi rinasce in una versione moderna, rinnovata e anche sensibilmente meno costosa. In fin dei conti sempre di un modello Swatch, adesso, si parla (per fortuna…).
Ah, tanto per enfatizzare il collegamento tra il Fifty Fathoms e l’attività di sub; quel termine che a molti potrebbe risultare sconosciuto (Fathoms) altro non è il nome storico dell’unità di misura della profondità utilizzato nei sistemi britannici. E per la precisione, questo modello era in grado di arrivare ad un abisso di 50 Fathoms, vale a dire 91 metri.
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Per questa collezione, dunque, i due tuffatori professionisti di origine svizzera hanno deciso (uno) di rimanere fedelissimi al modello originale e (due) di aggiungere ulteriore vita e divertimento ad un accessorio destinato senza dubbio a passare alla storia dell’orologeria. Quindi impermeabilità, leggibilità, movimento meccanico, lunetta girevole dotata di meccanismo di blocco e protezione antimagnetica, tutti elementi che nel Fifty Fathoms sfioravano (toccandola anche) la perfezione, qui rimangono pressoché intatti.
Ma nella creazione di questa nuova raccolta, Swatch e Blancpain hanno deciso di introdurre una sorta di aspetto giocoso, ispirandosi ai vari oceani presenti qui sulla Terra. Una collezione composta, come già anticipato in precedenza, da cinque diversi modelli che a loro volta prendono il nome (all’inglese) dei cinque diversi oceani: Arctic Ocean, Pacific Ocean, Atlantic Ocean, Indian Ocean e Antarctic Ocean.
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Cinque orologi spumeggianti, e mica sono solo belli e vivaci eh…
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Già, la caratteristica degli orologi nati dalla collab Swatch x Blancpain, è che non sono solamente belli. Si tratta infatti di orologi validi, tanto per utilizzare un eufemismo, anche dal punto di vista tecnico e meccanico. Ma tranquilli, alle critiche è dedicato lo spazio che conduce verso la conclusione, qualche righe più in giù.
Comunque sia, dicevamo della meccanica. Dunque, questi orologi sono dotati di un movimento SISTEM51, di scuola Swatch; questo conosciuto per essere il primo e unico movimento meccanico a produzione interamente automatizzata. Lo avevamo detto che si trattava di una versione più moderna. Inoltre, è presente un meccanismo antimagnetico dotato di spirale NivachronTM e composto solamente da 51 componenti fissati con una e unica vite centrale, dotato infine di una riserva di carica di 90 ore.
L’intera collezione è composta in Bioceramic, un materiale brevettato dalla stessa Swatch. In poche parole i segnatempo qui presenti sono realizzati per due terzi in ceramica, mentre l’ultima parte si rivela essere un materiale di origine biologica derivato dall’olio di ricino. I cinturini, invece, tanto per rimanere in tema marittimo, sono realizzati in materiale riciclato proveniente dalle reti da pesca recuperate dal mare.
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Infine, tornando un attimino sul lato estetico, anche se qui design e tecnica si uniscono, sul retro di questi cinque orologi da sub è presente un’illustrazione. Si tratta di un dei nudibranchi, dei molluschi ultra colorati presenti nei fondali di tutti e cinque gli oceani. Gli animali sono raffigurati attraverso una stampa digitale posizionata sul rotore del movimento.
E arriviamo alla parte delle sculacciate, ovviamente immaginarie e non di natura letterale. Gli orologi in questione, i quali hanno debuttato sul mercato proprio in questo mese di settembre, hanno si da subito presentato un prezzo certamente più basso rispetto a quello di un Fifty Fathoms, ma poi mica così conveniente.
L’etichetta, per chi ha avuto la fortuna di leggerla, recitava 390 euro; che comunque so’ soldi, e non pochi. Senza contare il fatto che nei giorni immediatamente successivi, in rete sono apparsi già i primi tentativi di retailing di questi segnatempo. Tentativi ancora più salati. E sbolognata la questione relativa al prezzo, ritenuto a furor di popolo esagerato, tocca adesso toccare quella della accessibilità.
In questo caso si tratta di un problema tutto Made in Italy. Molti clienti Swatch italiani in questi ultime settimane hanno alzato la voce riguardo alla scarsa accessibilità dei prodotti della collezione Swatch x Blancpain. Gli orologi in questione, infatti, sono stati messi in vendita esclusivamente in alcune (poche, pochissime) boutique selezionate da Swatch stessa.
Prendendo in esame la cartina italiana, il marchio svizzero ha affisso solamente cinque puntine su altrettante città; già, cinque proprio come gli orologi subacquei. Comunque sia, si tratta di Roma, Torino, Milano, Venezia e Bologna. Sud, e città di mare (a parte Venezia e in parte Roma) non pervenute. Eppure per essere dei sub il mare sembra quantomeno importante, se non necessario.