Uno dei trend turistici più amati che non passano mai di moda è indubbiamente quello legato alla cucina, all’enogastronomia. L’Italia, ma anche l’Europa ha molto da offrire in questo senso perché ogni territorio ha un sapore, ha i suoi ingredienti km 0 e ha la capacità di raccontare anche la sua cultura attraverso la sua cucina. Questo lo conferma anche il fatto che negli ultimi anni, acccanto alle Strade dei vini sono nati tanti percorsi tematici che fanno venire l’acquolina davvero e tutti. Da Nord a Sud, ogni terra ha la sua cucina, i suoi piatti tipici, i tanti “gastronauti” le conoscono tutte e ovviamente le avranno già molte visitate, ma chi non lo ha ancora fatto, questo è il momento di conoscerli. Questi sono i migliori tour enogastronomici da fare in Italia almeno una volta nella vita…
Nelle Langhe a caccia di tartufo e non solo…
Accanto alla rinomata ed esclusiva tradizione viticola italiana, le Langhe sono quella terra del Piemonte che fa sempre gola a tutti non solo per la sua meraviglia del dolce paesaggio, per le sue strutture esclusive, ma anche perché è una di quelle zone in cui la cucina è tradizione, eleganza e allo stesso tempo autenticità. Le Laghe per questo vengono considerate il luogo sacro degli amanti del turismo enogastronomico anche di un certo livello. In questa porzione di Piemonte arrivano turisti italiani, ma anche internazionali che vogliono conoscere di più il Tartufo Bianco d’Alba, formaggi Dop come il Murazzano, la Robiola di Roccaverano, il Bra, la Toma Piemontese e il particolarissimo Bruss. Non manca il miele del Roero e con svariate composte e confetture. Tra i piatti tipici che va nelle Laghe sa che non deve proprio perdersi il brasato, gli agnolotti al plin, ma anche la polenta “delle otto file” un piatto povero di qualità eccellente.
In Toscana ogni terra, quasi ogni borgo ha un suo prodotto da far assaggiare
Se le Langhe sono famose per i tour enogastronomici non meno nota è la Toscana, una culla preziosa di sapori, di cucine ed ingredienti. La Toscana ha la sua essenza nella carne, ma anche nelle sue zuppe, nei suoi salumi e la lista non finirebbe mai se dovessimo raccontare tutto. Una zona molto amata da chi ama fare il turismo della cucina è sicruamente la zona del senese. Qui davvero si rischia di passare da una trattoria all’altra senza fermarsi mai, in questo splendido territorio della Val d’Orcia che rende tutto ancora più bello. In questo meraviglioso paesaggio vive il maiale di cinta senese che produce la sua carne DOP perfetta per prodotti stagionati, ma anche per ragù golosi e indimenticabili al palato si può assaggiare la più autentica pappa al pomodoro. In questa terra senese tutto è accompagnato anche dal buon olio dal gusto fruttato e un po’ piccante, dal Pecorino delle terre di Siena e dal vino che rendono l’esperienza indiscutibilmente più inebriante. A concludere ogni pasto sicuramente ci sarà un cantuccio o un panforte e voi non potrete resistere.
L’Alta Murgia: la risposta al pesce e il mare della Puglia dei borghi
La Puglia è sicuramente un’altra di quelle regioni che si distinguono per la cucina, che fanno felici tutti i turisti. La Puglia è immensa nei suoi sapori, è mare, è pesce, ma è anche carne, è anche formaggio. Se sicuramente la Puglia più nota è appunto quella del pesce, mangiato anche cruda, c’è una zona che si distingue per un’altrab tradizione, stiamo parlando dell’Alta Murgia. Chi non ha mai sentito parlare del pane di Altamura, quello fatto di semola rimacinata di grano duro, che accompagno ogni piatto esaltandolo nei sapori? Questo pane è perfetto con l’olio della Murgia, ma anche con il pecorino murgiano oppure come ingrediente per preparazioni contadine come le ciallédde, un piatto che fatto con pomodori, aglio, cime di rape, patate, uova e olive. L’Alta Murgia è anche la culla della Lenticchia di Altamura Igp e del lampascione, che con il suo sapore amaro perfetto per gli arrosti. Non mancano anche altri golosi formaggi da assaggiare in questo tour enogastronomico il Canestrato Dop o il Pallone di Gravina. Questa zona è anche molto famosa per il liquore Padre Peppe, a base di noci acerbe messe a macerare nell’alcol con spezie e aromi tra cui il caffè.
Sulla costa Orientale, la Sicilia è Barocca anche nel gusto
La Sicilia è l’isola di chi ama il mare e il buon mangiare è proprio il caso di dirlo. Chi fa una vacanza in Sicilia sa che deve dimenticare la dieta perché ogni angolo è una tentazione irresistibile. La zona molto interessante a opulenta a livello di cucina è sicuramente quella che va da Ragusa a Catania, zona del barocco che racconta la ricchezza anche nei suoi piatti. Qui ricotta, mandorle fichi e pistacchio di Bronte fanno da biglietto da visita ad un tripudio dii tipicità che riescono a raccontare anche folklore, storia e cultura. Chi ama il cioccolato non deve perdersi una tappa a Bronte dove si può assaggiare il particolare cioccolato di Modica, chi ama il formaggio a Ragusa non può perdersi il Ragusano Dop un formaggio caciocavallo apprezzato per la sua versatilità: dolce da giovane, piccante se stagionato, chi ama i pomodori deve fare tappa nel regno dei Pomodorini della zona di Pachino che sono un prodotto IGP. Insieme a tutto questo ovviamente arancine, caponata, panelle, pasta alla Norma, carne di cavallo, scacciata sono complici di una vacanza che fa venire l’acquolina.