Il Trend Tie Dye: 4 Capi e Accessori per Lui in Stile Hippie!

E così la primavera si riveste di colori! Come spesso accade questo periodo dell’anno rappresenta il momento adatto, quello più opportuno, in cui la moda è giustificata nella ricerca di qualcosa di più. Qualcosa che vada oltre le nostre normali (e attuali) concezioni di stile e di abbigliamento, che superi anche un po’ il limite del costume, e del “buoncostume”. E senza ombra di dubbio la stagione S/S 2023, e cioè spring summer per dilettarci nell’inglese, non ha certamente voluto tirare il freno in questa sua ricerca; anzi ha spinto il piede sull’acceleratore! Torniamo indietro di una cinquantina d’anni, d’altronde il settore del fashion vive e ha sempre vissuto di eterni ritorni, tanto per rincontrare un’icona di moda che ha deciso di fare ritorno. Insomma, il trend del tie dye riporta in voga lo stile hippie; ecco alcune proposte dedicate al mondo maschile…

Il trend tie dye come simbolo di giovinezza, libertà ma soprattutto di stile!

 

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È l’estate del 1969, precisamente il mese di agosto. Migliaia e migliaia di ragazzi, oltre 400.000 per dare un po’ il senso quantistico della situazione, più o meno giovani a dire la verità e tutti uniti da un senso di ribellione (seppur molto di facciata) così forte da identificare un’intera generazione, si incontrano nella anonima e sconosciuta cittadina di Bethel, della contea di Sullivan, e danno vita a quello che può essere considerato a mani basse il festival musicale più iconico della storia.

Stiamo parlando di Woodstock ovviamente, per chi non lo avesse capito e per chi non ne fosse a conoscenza; un momento mitico in cui viene scritta non solo un pezzo importante di storia della musica, grazie a esibizioni leggendarie come quella di Janis Joplin e quella di Jimi Hendrix (l’ultimo a salire sul palco la mattina del 18 agosto). Ma lì, sul quell’immenso prato, tra le tende dei giovani accorsi e le loro auto utilizzati come sorta di accampamenti, un’intera generazione ha ufficialmente, o almeno una parte consistente di essa, tra gli spinelli, le droghe sintetiche e il motto del sesso libero, ha dichiarato con voce grossa la propria esistenza e la propria autorità.

Stiamo facendo riferimento ai cosiddetti “figli dei fiori“, agli Hippies; i quali a dire la verità a noi interessano poco, o per meglio dire non interessano affatto. Noi siamo qui oggi per parlare di moda, e quel gruppo di giovani, senza grandi griffe e maison, la moda l’ha fatta eccome… Stiamo parlando di uno stile ben preciso, allucinogeno quasi, nato forse dagli effetti delle sostanze e dallo stesso senso di ribellione che ha mosso i giovani a cavallo tra i ’60 e i ’70. Insomma, in poche parole stiamo parlando del trend del tie dye.

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Salto temporale. Oggi ci ritroviamo nel 2023, e per l’esattezza nella primavera, seppur appena iniziata, del 2023. E la stagione in questione, per provare ad offrire un guizzo in più, ha deciso bene di tornare sui passi compiuti per primi dai figli dei fiori. Ecco dunque il ritorno, molto apprezzato del tie dye; della cosiddetta tintura a riserva.

E se nel ’69 gli abiti hallucinogenic venivano creati a mano dai ragazzi stessi, nei tempi di oggi tutto ciò è stato adottato dai grandi marchi. Una sorta di acquisto “borghese” di un’identità “alternativa”; i figli dei fiori, o meglio la loro arte, al soldo dell’alta moda. Ma se vogliamo guardare il tutto con una visione più pratica e realistica non possiamo far altro che abbracciare il ritorno di questa tendenza alquanto entusiasmante chiamata a colorare la nostra primavera!

La camicia mistica di Dquared2, la leggerezza nel vestirsi – la libertà nel colorarsi

Partiamo con la camicia firmata Dsquared2; si tratta una proposta leggera che nella sua essenza e nella sua struttura riesce ad esprimere semplicemente alla perfezione l’idea della stagione che ha appena aperto i battenti. In 100% cotone e con un’estetica veramente da figli dei fiori; ovviamente sono i colori a rappresentare il dettaglio fondamentale di questa proposta; dal rosa al fucsia e dal celeste al verdone, l’importante è colpire, l’importante è esprimersi in totale libertà. Prezzo 510 euro.

Il tie dye da ufficio, ecco la proposta di Paul Smith in un pullover “perfettino”…

Dalla libertà più totale della camicia appena presentata, alla “stabilità” di questo pullover che si affida ad un gioco cromatico più sfumato e soprattutto misurato. Insomma, stiamo parlando di un capo che si presenta più per un ufficio piuttosto che per un ambiente come quello di Woodstock ecco. La firma è di Paul Smith, E stiamo parlando di un maglioncino presentato nella sfilata per la collezione Primavera/Estate 23, rifinito con polsini, collo e cintura a costine. Prezzo 460 euro.

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La tintura dark griffata Louis Vuitton su questi pantaloni “a squarci”

Passiamo adesso ai pantaloni, e che pantaloni… Ecco i jeans Louis Vuitton che reinterpretano un classico modello cargo; questi rendendo omaggio al motivo Monogram Tie & Dye emblematico della Capsule Collection. Il decoro multicolore è stampato sul tessuto in denim di puro cotone, con cuciture anatomiche sulle ginocchia e sulla parte posteriore. I dettagli includono bottoni in metallo tono su tono e una tasca con zip completata dal tiretto con firma LV. Prezzo 1.500 euro.

Il bucket hat di Kangol, un classico in tie dye versione Ocean…

E chiudiamo con un classico firmato Kangol, stiamo parlando di questo meraviglioso cappello versione bucket caratterizzato dalla fantasia denominata Ocean per le proprie tinte “marine”. Il modello in questione, inoltre, è caratterizzato una tasca nascosta per riporre gli oggetti e dalla sua estetica semplicemente perfetta per la stagione. Prezzo 50 euro.