Ci sono dei luoghi in Italia che sembrano perfetti per ridarci serenità, aiutarci a stare meglio. Sono posti spesso sconosciuti, sono piccoli borghi che non riusciamo nemmeno ad immaginare che esistano, perché a volte non sono nemmeno un puntino sulla cartina geografica. Eppure se ci capita di trovare per caso anche solo una foto in Internet ci viene subito voglia di saperne di più e quasi quasi l’idea di raggiungerlo anche. Capita, soprattutto, in autunno o inverno, quando siamo chiusi nella morsa dello stress quotidiano quando le vacanze ci sembrano un miraggio e una fuga l’unico modo per rigeneraci un po’. Ecco una delle prime regioni in classifica tra quelle che ci regalano benessere vale proprio la pena di mettere il Friuli Venezia Giulia, ancora molto molto autentica come regione e ancora capace di sorprenderci di meraviglia.
Tra le Alpi Carniche e le Alpi Giulie: il paradiso è davvero sotto gli occhi
Dimenticate il Friuli Venezia Giulia elegante di Trieste, anche quello inebriante di Gorizia, esiste un territorio di questa regione che sembra sospeso nel tempo, dove tutto vive con il buon ritmo del passato con l’animo della sincerità, dove la natura parla e l’uomo la protegge, siamo nella zona delle Alpi Carniche e le Alpi Giulie. Le Alpi Carniche, in particolare sono situate tra le Dolomiti e le Alpi Giulie, sono nella parte nord-ovest del Friuli-Venezia Giulia, verso l’Austria, sono quelle più selvagge, mentre le Alpi Giulie sono nella parte nord est verso la Slovenia e sono le cime più amate dai grandi alpinisti per la loro maestosità e bellezza. Qui proprio in queste terre si trovano dei piccoli borghi e borgate che sono una meravigliosa sorpresa per chiunque scelga di visitarli. Ce n’è uno che merita una fuga stiamo parlando di Stavoli, anzi Stavoli di Moggio.
Stavoli: lassù sulle montagne esiste un paradiso!
Non lo trovate percorrendo un’autostrada poi una strada, ma piuttosto un sentiero, è già solo la sua posizione gli ha fatto conquistare il titolo di “Borgo più isolato d’Italia” perché si lascia raggiungere solo a piedi. Bisogna percorrere, infatti, un sentiero tracciato dal CAI che si snoda fino a Campiolo Alto, un percorso pianeggiante lungo il torrente Glagnò, e già questo regala un universo unico e la possibilità di immergersi nella bellezza meravigliosa della natura tra cime dolomitiche e acque smeraldine. Sono 20 minuti di cammino senza pause, ma vi sarà difficile non fermarvi a fare una foto, perché lo splendore della natura vi conquisterà. Eccovi pronti ad aprire gli occhi e fare wow, siete a Stavoli, anzi a Stavoli di Moggio o, come lo chiamano quelli del territorio, Stai di Muec,questo borgo isolato che negli ultimi anni è diventato protaginista di un bellissimo progetto di valorizzazione proprio della sua vocazione eremitica. Questo piccolo paradiso grazie alla collaborazione con la comunità sta prendendo una nuova forma attraverso una serie di eventi ed attività inedite nel loro genere.
Passo dopo passo alla scoperta di Stavoli
Il borgo di Stavoli è una frazione di Moggio Udinese ed è collegato ai borghi limitrofi di Moggessa di Qua e Moggessa di Là. Già la sua posizioneè ideale per dire che si è in un posto unico al mondo, è il panorama a parlare, è la flora a fare restare incantati. Suggestione e splendore convivono, silenzi e suoni della natura convincono è proprio il caso di dirlo. E’ la magia a portata di mano che lascia tutti a bocca aperta. Stavoli è uno dei posti in Italia dove si respira un’energia fuori dal mondo. Le sue radici risalgono al XVII secolo momento in cui lì c’era una comunità vivace dedita all’agricoltura e ai pascoli, poi negli anni ’60 è iniziato lo spopolamento e gli abitanti si sono tutti spostati verso la vallata. Fino a qualche decennio fa qui vivevano solo poco più di 200 abitanti e c’era una sola scuola eppure la comunità era autonoma e aveva tutto l’indispensabile per vivere e anzi vivere bene! Negli ultimi tempi questo piccolo borgo d’estate si rianimava perché tante erano le famiglie che lo sceglievano per una vacanza in completa tranquillità. Chi arrivava qui lo faceva con una teleferica se non voleva farlo a piedi che poi è stata chiusa per un drammatico incidente e questo ha reso Stavoli ancora più isolato.
Stavoli non è sempre isolato… anzi in questo luogo digital detox va in scena il festival della cultura
E’ vero, Stavoli è il borgo più isolato eppure gli abitanti hanno fatto del tutto perché non fosse dimenticato e anzi che venisse riscoperto. La cosa che lo ha reso più famoso è Isola di Stavoli un festival che ha ridato vita a questa realtà. Sono 4 giorni totali per un’esperienza che resta nel cuore per 365! L’essenziale è la parola che accompagna chi sceglie di partecipare, un’essenziale visto in tutte le sue forme dal soggiorno alle attività. Saranno spettacoli d’arte, musica, teatro e laboratori, ma anche esperienze immersive nella natura, come yoga, forest bathing, bare footing e astrotrekking a rendere il soggiorno a Stavoli un’esperienza di benessere.