La provincia di Treviso è tra le più belle d’Italia, tanto che molte delle sue cittadine sono annoverate tra i Borghi più belli e le colline del Prosecco, tra Valdobbiadene e Conegliano, sono candidate a patrimonio Unesco. “Se la vedi ti innamori”, è così che recita un cartello appena si entra in questa zona. Ed è proprio così: tra torrenti e sentieri, ville settecentesche, vie dell’acqua e del prosecco, è una zona ricca di tesori che regala esperienze uniche.
In provincia di Treviso uno dei borghi più belli d’Italia
Il borgo di cui oggi vi portiamo alla scoperta è nella parte più settentrionale, e la sua storia è antichissima: abitato sin dalla preistoria, in epoca romana era attraversato dalla via Claudia Augusta, passaggio a nord verso la Germania. Molte le testimonianze di diverse epoche: l’impianto del borgo deriva dalla fortificazione medievale, del XII secolo, e ha un legame speciale con l’acqua. Attraversato dal torrente Rujo, intorno ad esso si è sempre definita la vita e le attività del borgo, tra mulini e magli, lavatoi e abbeveratoi. Appena fuori, in Valmarena, si trovano due piccoli laghi di estrema bellezza, il Lago di Lago e il Lago Santa Maria. Escursioni, piaceri enogastronomici, castelli e meraviglie naturali vi aspettano!
Il centro storico e il Castello
Una bella piazza in stile veneto vi accoglie in pieno centro storico, esempio di armonia e proporzioni, su cui si affacciano il palazzo Barbi, sede del Comune, e la Loggia, nata per ospitare il tribunale e oggi teatro della cittadina. Le imposte rosse delle sue case, che rivelano una storia a sé, legata al mondo rurale che viene raccontata nel Museo Ruralia. La Chiesa dei santi Giovanni Battista e Maria Assunta è un gioiello settecentesco con due facciate, una a ovest, all’ingresso principale, con tre statue che rappresentano le prime tre virtù teologali, Fede, Speranza e Carità, mentre a est, la facciata che si affaccia su piazza Roma, presenta al centro la statua del patrono San Giovanni Battista circondato ai lati, disposte in coppia, Prudenza e Giustizia, Fortezza e Temperanza.
A dominare sul borgo di Cison di Valmarino (dal nome della contea di Valmareno), il castello Brandolini (Castelbrando), chiamato nel medioevo Castrum Costae e oggi un hotel di lusso. Il complesso fortificato (XII secolo) fu trasformato dai conti Brandolini con l’aggiunta dell’ala rinascimentale e l’innalzamento delle mura e dei bastioni esterni. Il nome deriva dal capostipite, Brandolino da Bagnacavallo, un capitano di ventura che assieme a Erasmo da Narni acquisisce come dono militare dalla Repubblica di Venezia il castello. Al conte Antonio Maria Brandolini, morto nel 1530, si deve l’elegante facciata da dimora patrizia veneta, scandita da bifore e trifore a doppio ordine, e la sistemazione del parco con la fontana al centro. Nel giardino sorge un antico platano, uno dei 22 mila alberi monumentali italiani.
Alla famiglia Brandolini si deve anche la creazione delle cantine, ancora oggi splendido luogo da visitare nel paese. Situate nel cuore di Cison, da scuderie divennero poi sedi destinate alla produzione del vino e oggi ospitano varie attività, come esempio di recupero di edifici storici.
La fiera Artigianato Vivo, un evento di riferimento per artigiani, mestieri e tradizioni
Ogni anno, a Cison di Valmarino si svolge un appuntamento ormai storico e di rilievo nazionale per tutti gli artigiani e gli appassionati di mestieri antichi. Una fiera che è anche occasione di esibizioni e esperienze culturali, tra concerti, rievocazioni storiche e eventi enogastronomici. Ad agosto non perdetevi Artigianato Vivo e scoprite le novità dell’edizione 2025!
Escursioni nella natura
A piedi, in bici o in moto, questo luogo riserva meravigliosi percorsi a contatto con una natura magica. A pochi metri dalla piazza principale, parte un bellissimo sentiero lungo il torrente Rujo, la via dei mulini, che vi permetterà di arrivare fino al Bosco delle Penne Mozze, che presenta steli diffuse a memoria degli alpini caduti durante le guerre. Nei pressi del bosco anche grotta del ciclamino, conosciuta come bus de la grata, una grotta molto particolare con stalattiti e stalagmiti, purtroppo oggi danneggiata da atti di vandalismo. Cison è punto di partenza per escursioni e passeggiate nella cornice prealpina della Marca Trevigiana, uno dei territori meno rovinati del Veneto. Si viaggia attraverso la storia, passeggiando lungo l’antica Via Maestra o sulle Vie dell’Acqua, o percorrendo la “Strada dei 100 giorni” che, dal fondovalle, conduce, in poco tempo, al Passo San Boldo (oltre 700 m s.l.m.) di fronte alla Valbelluna.
Le frazioni: case in pietra tra boschi e vigneti
Imperdibile a Cison il giro delle sue frazioni. La prima è Tovena, un borgo rurale di case di sasso quasi tutte recuperate. Tutta di sasso anche la frazione Mura, ma quella che più rimane nel cuore è Rolle, (Borgo FAI candidato a patrimonio UNESCO), circondata da colline boscose e dai vigneti del Prosecco, definita dal poeta Andrea Zanzotto, grande appassionato del luogo, “una cartolina inviata dagli dei”.
Turismo enogastronomico a Cison di Valmarino
L’intera provincia di Treviso è sede di produzione di diverse specialità IGP e DOCG, a partire dal Prosecco e dai prodotti agricoli come il radicchio tardivo, l’asparago bianco, i marroni, il variegato di Castelfranco. In particolare, la zona di Cison di Valmarino è famosa per la produzione dei salumi di Follina. Ma da qui parte lo spunto per visitare i borghi limitrofi e scoprire ovunque feste, tradizioni e tipicità che vi lasceranno sazi e rigenerati!