Andando in giro per l’Italia a primavera un’idea per innamorarsi ancora di più del nostro paese può essere sicuramente andare alla scoperta di un Sud Italia inedito. La parte bassa dello stivale sa sempre regalarci delle splendide sorprese, è qui che si trovano i piccoli borghi, suggestivi ed affascinanti che sono incredibilmente belli e non lo sono solo per il loro paesaggio e elementi architettonici, ma anche per la forza di essere nonostante il tempo sempre autentici, di essere degli scrigni in cui sono conservate le tradizioni più antiche, i sapori più sinceri. E’ qui che si assapora l’Italia quella vera di cui siamo innamorati.
L’Irpinia: la Terra di vini, Chiese e Castelli
Siamo nella Campania centrale, nel cuore della provincia di Avellino, L’Irpinia è considerata la zona della regione partenopea dove la storia ancora parla una lingua viva, dove si può fare un viaggio nel tempo e scoprire il fascino di borghi incantevoli e lasciarsi rapire dalla fierezza con cui gli abitanti conservano le loro radici e le loro origini. l’Irpinia si presenta come un altopiano irregolare, fatto di valli e riviere con cime imponenti come i monti Cervialto e Terminio. Oltre ai diversi borghi più belli d’Italia, l’Irpinia è la terra dei castelli, famosi sono quelli di Ariano Irpino e il castello aragonese di Monteverde e quella in cui ci si può concedere una bella gita enogastronomica. L’Irpinia è la terra del vino quella del greco di Tufo DOCG, del taurasi DOCG, del fiano di Avellino e l’aglianico e allo stesso tempo è quella dei formaggi dop. In tutta questa ricchezza dell’Irpinia, spesso sileziosa, vale la pena andare alla scoperta di un borgo dove il tempo sembra davvero essersi fermato, stiamo parlando di Sant’Andrea di Conza.
Sant’Andrea di Conza: il borgo senza tempo
E’ al confine con la Basilicata, questo piccolo centro dell’Irpinia è una vera chicca, il classico borgo dove il tempo sembra non passare mai e dove lasciarsi andare ad una giornata rilassante. Pochi abitanti, poco più di 1000, il silenzio intorno le tradizioni vive irpine e lucane che si intrecciano fanno di questo borgo una destinazione perfetta per chi vuole staccare la spina. Il dialogo tra Basilicata e Campania, fanno di Sant’Andrea di Conza, un borgo unico nel suo genere. Le radici del paese risalgono al primo Medioevo, quando si dice questo borgo fu costruito per volere del Conte Normanno di Conza della Campania che, con un atto di donazione documentato. Nel tempo il borgo si è sviluppato mantenendo un assetto urbanistico ben definito da strutture architettoniche prorompenti, sicuramente uniche, che si bilanciavano con le piccole dimore e botteghe in pietra dei suoi abitanti.
Cosa fare e vedere Sant’Andrea di Conza
Una passeggiata è sufficiente per innamorarsi dell’atmosfera autentica di questo piccolo borgo. Il centro di vie piccole racchiude delle cose molto interessanti da vedere. Si entra a Sant’Andrea di Conza attraverso l’Arco della Terra, passeggiando si incontra la Fontana di Piazza Umberto I che racconta un frammento del passato e il Palazzo del Municipio ricavato dall’Episcopio, un tempo residenza vescovile. Tra gli edifici religiosi da vedere c’è la Chiesa di San Michele con il suo coro ligneo e la Chiesa Madre di San Domenico. Da vedere anche poco lontano dal centro l’antico Mulino ad acqua struttura risalente al Settecento e l’Ex Fornace un raro esempio di archeologia industriale, la cui struttura ha costituito, in passato, una precedente fabbrica di laterizi. Sant’Andrea di Conza non è però il borgo che è fermo nel tempo in tutto perché è anche considerato uno dei più vivaci e creativi dell’Irpinia al punto da essere stato candidato come Capitale della Cultura del 2027. Qui infatti i giovani sono spesso impegnati ad organizzare manifestazioni per rendere il paese attrattivo con l’impegno di artigiani, artisti e abitanti che hanno messo in piedi eventi e rassegne molto interessanti.
Sant’Andrea di Conza la meta per una gita tra la natura e i sapori
Abbiamo detto come l’Irpinia sia famosa per la sua natura e i suoi sapori e su questo possiamo dire che Sant’Andrea di Conza è un esempio perfetto. Poco lontano da qui si trova, infatti, il Lago di Conza, un lago immerso fra le colline che è oggi oasi del WWF dove si possono fare delle belle passeggiate, un trekking fotografico alla scoperta della meravigliosa fauna selvatica e un pic nic visto che si trovano delle belle aree attrezzate pensate per una giornata tra la natura. Non mancano i sapori da scoprire in questo piccolo borgo. Famosi sono gli Struffoli Santandreani, i Calzoncelli di castagne e il buonissimo Caciocavallo Silano DOP oltre a quello Caciocavallo irpino di grotta PAT.