Ogni regione sa sorprenderci, sa regalarci dei luoghi affascinanti, che possiamo scoprire anche solo camminando in un borgo o in una cittadina senza meta. Sono punti panoramici meravigliosi, sono palazzi incredibili, sono cattedrali maestose, sono luoghi che il tempo ha mantenuto intatti e che oggi restano una testimonianza davvero straordinaria di quando l’uomo è capace di realizzare. La Puglia è una delle terre che sa regalarci tutto questo sia nelle più grandi città d’arte che nei centri più piccoli. Conosciamo di Lecce il suo Barocco, della Valle d’Itria i suoi Trulli, del Salento la città bianca, e poi vale la pena aggiungere nella lista Trani. Questa meravigliosa località definita “Perla dell’Adriatico” che si trova nella costa pugliese è paradossalmente meno famosa in Italia che all’estero. Il turismo internazionale la consacra uno dei posti imperdibili della Puglia, ed in effetti lo è. Trani è uno scrigno che conserva delle ricchezze storiche e architettoniche da lasciare davvero a bocca aperta
Trani: la località pugliese che sorprende
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Antica, suggestiva, elegante e a tratti misteriosa Trani dovrebbe essere sempre una tappa obbligata per chi sceglie di trascorrere qualche giorno in Puglia. Trani ha una lunga storia dentro di sé anche se restano ancora non precise le sue origini che sicuramente sono dopo la dominazione romana, qui hanno lasciato traccia i Bizantini, ma anche i Longobardi e i Normanni. Di Trani si ricorda il suo porto fulcro di floridi commerci che ha ha perso il suo valore solo dopo la scoperta dell’America, ma anche molto altro perché tantissimi sono i siti capaci di grande interesse. Oltre al porto, infatti a richiamare un grande interesse è il Castello Svevo fatto suggestivo per la sua posizione vicino al mare che aveva sotto il dominio di Federico II di Svevia una funzione prettamente difensiva, Palazzo Caccetta, così chiamato perché costruito dall’omonimo mercante del 1450 che suscita interesse già dalla sua facciata in aspetto tardogotico e il quartiere della Giudecca la zona che sorge vicino al porto davvero meravigliosa. Quando si parla di Trani la prima cosa che viene in mente è l’immagine di una Cattedrale che sembra costruita sul mare, un capolavoro che difficilmente passa inosservato.
La Cattedrale di Trani: la Chiesa “appoggiata” sul mare
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Davvero uno spettacolo incantevole, la Cattedrale di Trani che in ogni momento dell’anno regala un’atmosfera magica alla città. Sorge in tutta la sua grandiosità con il suo colore chiaro su una lingua di che taglia il mare blu e sembra fare da faro a tutta la città marinara pugliese. E’ proprio la sua posizione a rendere questa Cattedrale una delle più famose al mondo. La Cattedrale di Trani è costruita in pietra calcarea proveniente dalle cave del luogo ed è un esempio eccellente di architettura romanica. Quella che viene chiamata la Cattedrale di Trani comprende tre edifici religiosi: la chiesa superiore, la cripta inferiore e l’ipogeo di San Leucio. La chiesa superiore dedicata a San Nicola Pellegrino, patrono della città, la cripta custodisce le reliquie del Santo ed infine, a circa un metro e sessanta sotto il livello del mare si trova l’ipogeo di San Leucio a cui si accede tramite una scala dalla navata sinistra della chiesa. La grande chiesa risale all’anno 1000, per volontà del vescovo Bisanzio con il denaro pubblico ed è il risultato di un progetto molto importante. La curiosità è che la cripta della Cattedrale, in realtà anche se porta questo nome non è costruita come quelle tradizionali, cioè non è nascosta, ma al contrario è alta, luminosa con crociere con elegantissime colonne di marmo greco, la sua posizione va detto, comunque resta quella tradizionale, cioè sotto il presbiterio. La pianta ha un transetto e tre navate, una copertura a capriate nella navata centrale e sulle crociere minori si trovano i matronei. La costruzione così imponente fu ultimata solo alla fine del 1100. Le sue decorazioni sono un vero e proprio spettacolo di perfezione soprattutto quella del portale di marmo e della porta bronzea che furono affidate agli scultori Bernardo ed Eustasio ed al fonditore Barisano, tutti celebrati artisti tranesi.