“C’è i Velocar” continua a ripetere con la sua marcata cadenza fiorentina Leonardo Pieraccioni in uno dei suoi ultimi post di Instagram. Nel breve video l’attore e regista toscano mostra una nuova multa ottenuta a causa di un eccesso di velocità. “Il limite era di 50 [km/h] e io andavo a 58. Non me la meritavo”. Ma a parte questo simpatico tentativo di discolpa, la curiosità di questo avvenimento non è tanto la multa in sé, ma quanto il rilevamento della velocità stessa alla quale Pieraccioni sfrecciava, si fa per dire, per le vie di Firenze.
Insomma, a causare tutto ciò non è stato il classico Autovelox, ma un nuovo e misterioso tutor presente anonimamente (o quasi) a bordo di molte strade italiane. Si tratta del Velocar, un nuovo sistema di controllo della velocità media. Ecco tutto quello che c’è da sapere…
Attenzione alle stelle, per le strade italiane c’è un nuovo e infallibile controllore. Si chiama Velocar!
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Una questione divenuta di “dominio pubblico” proprio grazie al polverone, parola sicuramente esagerata, alzato dal reel Instagram di Pieraccioni, ma che di certo non è stata scoperta dallo stesso Leonardo. In fin dei conti si tratta di un tutor presente per le strade italiane oramai dall’inizio del 2023, e destinato ad aumentare sempre di più la sua rete di istallazioni.
Inoltre, tanto per gonfiare ancora di più il nostro ego italiano, bisogna sottolineare che si tratta di una questione del tutto Made in Italy. Dietro a questo nuovo rivelatore di velocità media, infatti, si nasconde un’azienda di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, attiva nella produzione di dispositivi elettronici per il controllo stradale.
L’azienda si chiama Velocar Srl, non c’è possibilità di sbagliare, ed ha debuttato addirittura nello scorso decennio con il Red & Speed, uno strumento capace di rilevare sia la velocità di un veicolo sia l’eventuale passaggio con il semaforo rosso, e approvato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti nel lontano 2008.
Questo dispositivo nell’arco degli ultimi quindici anni ha subito numerosi aggiornamenti di sistema e non solo, e adesso il VRS-EVO, questo l’acronimo con il quale viene oggi indicato, è in grado di raggruppare in sé una serie di apparecchi utilizzati dalle polizie municipali (e provinciali).
Rimangono adesso una serie di dubbi quasi esistenziali che attendono di essere risolti. Ecco quindi tutto quello che ogni automobilista, incluso il dubbioso Pieraccioni, dovrebbe conoscere al riguardo di Velocar. Ma davvero ti segue fino a casa?
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Ecco come funziona il nuovo tutor italiano, attenti alla velocità!
Il dispositivo del Velocar è composto principalmente da due unità di rivelazione: il radar che ha il compito di rilevare la velocità delle automobili e le fotocamere, il loro compito è ben intuibile. Nel momento in cui l’auto entra nel campo d’azione del tutor in questione queste due unità cominciano a comunicare tra loro per calcolare la velocità media tenuta lungo il tratto. Nel caso in cui l’auto superi il limite, allora le telecamere scattano una foto della targa, inviandola alla centrale per la convalida da parte delle forze di polizia e la successiva verbalizzazione.
Presente un margine di tolleranza fissato al 5%, con un minimo di 5 km/h. In poche parole se si viaggia ad una velocità di 55 km/h in un tratto di strada che prevede un limite a 50 km/h, non si incorre in alcuna sanzione. Superato questo margine allora scatta la multa, e il superamento del limite si basa sui “regolari” 50 km/h.
Ecco dove sono installati i tutor per le strade italiane
I Velocar possono essere, e lo sono, installati nelle strade urbane ed extra urbane; ovviamente nella rete di installazione non sono incluse le autostrade dove è presente il sistema SICVe-PM. La presenza di questo tutor deve essere segnalata tramite appositi cartelli, ma non una distanza fissa tra rilevatore di ingresso e di uscita. E infine no, non esiste una mappa ufficiale che mostra le installazioni di Velocar sulla rete stradale italiana. O perlomeno non esiste ancora.
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Ma insomma, quanto dura la “bolla” del Velocar?
Riguardo all’installazione fisica del Velocar, questo è affisso al suolo e può raggiungere un’altezza massima di 7,5 metri. Vien da sé che la rivelazione delle velocità avviene in modo diverso rispetto al classico Autovelox il quale utilizza due raggi laser ortogonali alla direzione di marcia. Per quanto riguarda il Velocar, invece, la “bolla” come la chiama Pieraccioni del tutor può arrivare fino a 34 metri di distanza dalla telecamera nel caso si tratti del rilevamento della velocità puntuale. Mentre nella versione per la velocità media vengono utilizzati due portali posti solitamente a una distanza tra i 500 metri e i 1.500 metri l’uno dall’altro. Distanza che viene costantemente controllata dal Velocar.