Quando si parla di Sicilia, della sua ricchezza non solo da un punto di vista naturalistico, ma quanto di storia, arte e cultura la prima destinazione che viene in mente è Agrigento con la Valle dei Templi. Questa piccola perla del Sud è davvero un culla, forse la culla, più ricca al mondo del patrimonio artistico della Magna Grecia. Arrivare ad Agrigento vuol dire entrare in un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo, significa vivere la storia e la cultura. Non a caso questa bellissima cittadina sarà la Capitale della Cultura Italiana del 2025 e questo farà di lei una delle mete più visitate anche il prossimo anno. A farle avere questo riconoscimento non è soltanto una ricchezza culturale legata al passato, quanto piuttosto ad una ricchezza legata al tema dell’accoglienza a cui Agrigento, insieme a Lampedusa è molto legata. Visitare Agrigento è un modo per arricchirsi dunque non solo dalla bellezza del paesaggio, quanto anche a livello umano e di storia.
Agrigento, una Sicilia ricca di storia e cultura
Visualizza questo post su Instagram
Di Agrigento ci si innamora già prima di arrivare, i suoi panorami montuosi, con la luce del sole che li rendono ancora più suggetivi, le valle e poi la località che va scoperta con una passeggiata piacevole. Questa cittadina non è famosa solo per la valle dei Templi, ma anche per il suo centro storico, per i suoi tanti edifici importanti da un punto si vista architettonico e storico e per il fatto che proprio qui è nato il premio Nobel per la Letteratura Luigi Pirandello. A dare il benvenuto è la Porta di Ponte, considerata la più importante alla città medievale distrutta nel 1800 e poi ricostruite, tuttora da qui si accede a via Atenea che è la strada principale di Agrigento. Da qui si può raggiungere il suo centro storico, o vero Girgenti, la vecchia Agrigento. Non ci vuole molto tempo a visitarlo perché è piuttosto piccolo e concentrato. E’ quasi emozionante perdersi nel suo dedalo di vie, vicoli, piazzette e scalinate su cui si affacciano chiese e palazzi, edifici medievali e quelli barocchi a testimonianza di quanta ricchezza culturale possa offrire questa località. Tra le tappe da non perdere sicuramente è il Monastero di Santo Spirito che si raggiunge da una rampa di scale ripide. Questo edificio è molto suggestivo risale al 1200 e fu costruito dalle suore cistercensi, che ancora oggi lo vivono ed è famoso perché loro stesse preparano dei dolci deliziosi tipici siciliani che vendono agli esterni. Suggestiva è piazzetta Vadalà dove si trova il monumento al filosofo Empedocle. Bellissima è la Cattedrale di San Gerlando di epoca normanna e ampliata in epoche successive, presenta un bel soffitto ligneo.
Andare ad Agrigento vuol dire visitare la Valle dei Templi
Visualizza questo post su Instagram
E’ immensa, suggestiva, di una ricchezza straordinaria ed è considerata l’area archeologica più grande al Mondo che dal 1998 appartiene ai siti Unesco. La Valle dei Templi è più di un parco archeologico è un’esperienza da vivere, è il luogo che ci fa vivere la storia come se fosse presente. Essa è costituita dalle rovine di Akragas, antica città della Magna Grecia, il nucleo originario di Agrigento. Al suo interno ci sono ben 12 templi in stile dorico. Il miglior conservato è sicuramente il Tempio della Concordia, il primo ad essere costruito è il Tempio di Ercole, e poi il Tempio di Zeus considerato uno dei più grandi in assoluto. Bellissimo è il giardino della Kolymbetra, un luogo oggi protettto dal FAI dove natura e storia si incontrano. Questo Giardino è una vera ricchezza mediterranea con Piante, fiori, animali che si inseriscono all’interno di un luogo ricco di storia e arte.
Agrigento e Pirandello: un legame sempre vivo
Forse Agrigento è da sempre e per sempre una capitale della Cultura, non solo per la valle dei Templi, ma perché qui, appunto, si trovano i luoghi di uno dei più celebri scrittori italiani Pirandello. Andando un pò fuori dal centro in una contrada di campagna si trova a strapiombo sul mare “Caos” la casa Natale di Pirandello. Questa costruzione risale al 1700 e di origine rurale, e dopo grandi lavori di restauro è diventato il posto che racconta proprio lo scrittore nei suoi luoghi. Entrare nella casa significa conoscere Pirandello attraverso i suoi oggetti, le sue lettere, le locandine e la sua Biblioteca.
La Scala dei Turchi: dove ad Agrigento la natura si rivela in tutto il suo splendore
Visualizza questo post su Instagram
Nella meravigliosa cornice di Agrigento, la natura mette in scena uno spettacolo davvero incredibile con la Scala dei Turchi, un luogo di una bellezza unica che è in estate una delle mete turistiche più amate. La Scala dei Turchi che prende il nome dai pirati Saraceni è una parete fatta a gradoni, da cui appunto il nome “scala” di roccia bianca con una forma ondulata e irregolare che si specchia nel mare cristallino restituendo un paesaggio fuori dal comune diventato set per importanti film e campagne pubblicitarie